di Barbara Farnetani
ARCIDOSSO – L’ha seguita con la sua auto speronandola più volte, ha tentato di rompere il vetro della sua vettura con un sasso con l’intento di violentarla. Ha rischiato più volte di mandarla fuori strada e ha desistito solo quando la ragazza ha parcheggiato davanti alla caserma dei Carabinieri.
È stata una notte da incubo per una ragazza di 25 anni che ha vissuto una scena da film horror. I fatti risalgono ad ottobre scorso, dopo una serata trascorsa con gli amici alla festa della castagna di Monticello Amiata la giovane era salita in auto per tornare a casa. Erano le tre del mattino. Subito le si era accodata una vettura che aveva iniziato a tamponarla e speronarla più volte. Qualunque manovra la ragazza facesse lui le era di nuovo addosso. Sino a quando l’auto inseguitrice non ha ingranato la marcia e l’ha superata. Credeva che fosse tutto finito, un pazzo, forse un ubriaco, e invece dopo pochi metri ha trovato l’auto intraversata sulla strada a ostruire il passaggio. Il ragazzo con il volto coperto gli si è fatto incontro e con un sasso in mano ha tentato di spaccare il vetro con l’intento, dichiarato da lui, di costringerla ad un rapporto sessuale. La ragazza ha avuto la prontezza di spirito di ingranare la marcia ed è riuscita a superare l’ostacolo. L’inseguimento è ripreso, 10 chilometri tra Monticello e Arcidosso, sino a quando la vittima non è giunta di fronte alla caserma dei Carabinieri. Solo allora il ragazzo ha desistito.
Immediatamente sono state avviate le indagini da parte dei Carabinieri del Norm. In breve tempo è stata ritrovata l’auto utilizzata che è poi risultata rubata. Un modus operandi simile ad altri furti simili avvenuti in passato di cui era stato protagonista un ragazzino del posto. Anche la descrizione combaciava. Gli uomini dell’arma sono andati a casa del giovane, di 18 anni, residente ad Arcidosso, e lo hanno accompagnato in caserma con il padre. Tutti e due hanno confermato che il ragazzo era andato a dormire presto la sera prima. Le indagini però hanno continuato a indirizzarsi su di lui che nel pomeriggio è stato nuovamente sentito. Il ragazzo ha iniziato a contraddirsi, poi le prime ammissioni. «Ero alla festa della Castagna, ho rubato io l’auto» ha detto ammettendo di aver anche cambiato il cd dallo stereo perché la musica non gli piaceva, sino a quando non ha fatto rinvenire la felpa che indossava la sera prima e che aveva gettato in un cassonetto. Il giudice ha dunque emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere che i carabinieri hanno potuto eseguire però solo in questi giorni perché nel frattempo il giovane, di origine tunisina, era tornato nel paese d’origine a trascorrere le feste. Adesso si trova presso il carcere di Grosseto. Su di lui pendono le accuse di tentata violenza sessuale, violenza privata, sequestro di persona, furto aggravato di auto e danneggiamento.