di Barbara Farnetani
GROSSETO – È una delle novità nel panorama del centrosinistra italiano la lista Centro Democratico che nasce in vista dell’ultima tornata elettorale e che si riconosce nelle idee di Bruno Tabacci, già protagonista delle ultime primarie del centrosinistra e Massimo Donadi che viene dall’esperienza dell’Idv di Di Pietro.
Una lista, come hanno sottolineato i rappresentanti provinciali «che si riconosce nelle scelte del centrosinistra, e che appartiene a questa area politica.» Anche perché, come sottolinea il coordinatore Gianfranco Chelini, «abbiamo firmato il manifesto per il Bene comune, questo ci ancora al centrosinistra. Pd, Sel e Centro Democratico, sono questi i tre simboli che giocheranno la partita della camera alle prossime elezioni, e la legge elettorale favorisce questa terza gamba della coalizione.» e proprio questa formazione, sempre secondo Chelini, dovrà essere il modello anche per le giunte dei comuni della provincia, «mi auguro che il Centro Democratico, ma anche Sel partecipino attivamente alla maggioranza del capoluogo, mi auguro che in futuro ci sia un riassetto da questo punto di vista. Dando per scontato che sino alle prossime elezioni quella è la maggioranza che è stata eletta non penso a processi di esclusione, ma inclusivi, magari nei confronti di Sel. In vista delle prossime tornate elettorali è inevitabile guardare a Sel come interlocutore naturale»
Gianfranco Chelini, Giusepe Rosini, Tiziana Tenuzzo, Anna Maria Carbonaro. Questi i quattro rappresentanti del neonato partito che hanno presentato anche il simbolo che si troverà sulle schede elettorali. «Il mio partito ha preso una strada che non condivido – ha detto Tenuzzo per spiegare l’uscita dall’Idv – uscire dalla maggioranza di centrosinistra non è accettabile in un momento in cui l’obiettivo è combattere Berlusconi e la destra. Ho scelto il Centro Democratico perché mi rivedo nella figura di Massimo Donadi» motivazioni simili si ritrovano nell’adesione di Anna Maria carbonaro, che parla di un partito «non solo uscito dall’alleanza, ma uscito di scena, si va verso la fine dell’Idv. Donadi porta all’interno del Centro Democratico tutte le battaglie care all’Italia dei Valori.»
Chelini ha poi ricordato come il partito si sia dato un codice etico molto rigido «per alcuni reati, quelli più gravi, non è necessario aver riportato una condanna, basta un rinvio a giudizio.» Quanto poi alla scelta fatta da Tenuzzo e Carbonaro, Chelini sottolinea «è l’Idv che ha scelto di andarsene, non presentandosi alle primarie e rinunciando al simbolo in questa tornata elettorale»
«Siamo in un contesto di centrosinistra – ha detto Giuseppe Sordini, che probabilmente sarà il candidato alle prossime politiche o alla Camera o al Senato – ma siamo comunque il centro. Siamo un partito di moderati, io ad esempio vengo dall’esperienza della Dc prima e della Margherita poi. Mi sono riconosciuto nello schieramento di Tabacci e ritengo che avere un simbolo alle prossime elezioni nazionali, per noi che siamo nati ora, sia particolarmente importante.»
Per info: www.ilcentrodemocratico.it/