MASSA MARITTIMA – Non tutti i carceri italiani presentano la stessa situazione. A Massa Marittima i detenuti possono partecipare a corsi di formazione e progetti pensati dsal ministero e dalla regione. Si tratta di una struttura nuova, pensata per accogliere in buone condizioni almeno 40 persone e oggi al completo con 43 ospiti. «La struttura comprende ampi spazi interni ed esterni – afferma il direttore Carlo Mazzebo -; Amministrazione Comunale e società hanno inoltre creato intorno ai detenuti una rete di supporto con l’attivazione di vari progetti e attività. La dimensione umana di questa struttura, ha permesso l’instaurarsi di un ottimo rapporto tra operatori e detenuti. Aiuta molto il fatto che gli ospiti dalle nove del mattino alle otto di sera abbiano le celle aperte e possano così passare la giornata in spazi comuni come la biblioteca, la palestra, una stanza in cui svolgere lavori di hobbistica ed una sala ricreativa».
A questo si aggiungono le quattro ore d’aria, due al mattino e due al pomeriggio, previste dall’amministrazione penitenziaria durante le quali i carcerati possono uscire nel cortile della struttura o lavorare l’orto allestito per un corso di agraria. Per gli ospiti esistono molti altri progetti: un corso di apicoltura e produzione di miele promosso dal Ministero, un laboratorio teatrale finanziato dalla Regione Toscana, un corso di giornalismo tenuto dal direttore del periodico cittadino La Torre Massetana, corsi di italiano per gli stranieri e laboratori del gusto organizzati da anni presso la struttura dalla condotta locale di Slow Food.
Inoltre per gli ospiti dell’istituto, tutti detenuti a fine pena, il comune di Massa Marittima, gli Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna di Siena e Grosseto e la casa mandamentale di viale Martiri della Niccioleta, hanno recentemente stipulato una convenzione per l’affidamento di attività di volontariato in favore della collettività da parte di soggetti in esecuzione di pena. Si tratta di un progetto di rieducazione sociale e reinserimento dei detenuti dell’istituto carcerario attraverso la predisposizione di contratti che consentano agli ospiti della casa mandamentale di svolgere attività di volontariato presso associazioni ed enti che operano nel settore della solidarietà. A Gennaio come spiegano il direttore del carcere e l’educatrice Marilena Rinaldi che segue i detenuti in tutte le loro attività, il progetto verrà attivato con ore di volontariato di alcuni detenuti presso la residenza per anziani Falusi di Massa Marittima. È inoltre ancora attivo il progetto di inserimento al lavoro di detenuti a fine pena: già tre di loro hanno permessi giornalieri per recarsi a lavoro rispettivamente presso la cooperativa sociale il Nodo, la Parrocchia ed un’azienda che produce erbe aromatiche. «La struttura – conclude Mazzerbo – offre buone opportunità ai detenuti di rieducarsi ed inserirsi agevolmente nella società una volta giunti a fine pena. C’è invece ancora spazio per un potenziamento del personale in particolare della figura della psicologa assegnata».