MASSA MARITTIMA – «Più di un terremoto quello dell’Unione di Comuni montana Colline Metallifere mi pare uno tsunami in un bicchier d’acqua» è questo il commento del Sindaco di Montieri ed ex Presidente dell’Unione Marcello Giuntini in merito alla decadenza degli organi dell’Unione.
«I servizi forniti ai cittadini – dice ancora Giuntini – e alle aziende non ne hanno assolutamente risentito. Non c’è stato alcuno stop allo svolgimento delle attività amministrative ed istituzionali dell’Ente, alcun rallentamento nella sua capacità decisionale. Non ci sono, quindi, effetti negativi per la nostra comunità».
Lo statuto dell’Unione è stato approvato dai Consigli Comunali dei tre Comuni membri tra settembre e novembre 2011 ai sensi Legge Regionale 37, la norma al momento in vigore. Tale Statuto è stato omologato regolarmente dalla stessa Regione, fanno sapere dall’Unione. Successivamente sulla materia sono intervenute altre due norme regionali: la Legge regionale 68 del 27 dicembre 2011 e la sua recente modifica: la legge regionale 59 del 25 ottobre 2012.
«Sappiamo benissimo – spiega Lidia Bai, Sindaco di Massa Marittima e nuovo Presidente dell’Unione – di dover operare dei cambiamenti all’atto fondamentale del nostro Ente sulla base di ciò che di novità hanno introdotto queste norme. Sappiamo anche un’altra cosa: la procedura di modifica statutaria è più complessa rispetto a quella delle semplici deliberazioni consiliari, comporta l’approvazione dello statuto modificato nei tre Consigli Comunali e la pubblicazione dell’atto approvato per 30 giorni. Secondo noi da inizio novembre 2012 al 27 dicembre 2012 non c’erano i tempi necessari per fare le modifiche richieste dall’attuale normativa regionale, condividerle con tutti i Consigli Comunali, operare altre integrazioni venute fuori dal dibattito politico in seno a questi organi ed infine espletare le procedure di approvazione e di pubblicazione del nuovo Statuto. Le Unioni che hanno modificato i loro Statuti nel corso del 2012 saranno costretti ad intervenire nuovamente tra breve. Noi abbiamo quindi deciso di attendere visto che la Legge regionale n. 68 garantiva comunque la continuità amministrativa».
«Per la mia sostituzione con il Sindaco di Massa Marittima nella carica di Presidente – commenta Marcello Giuntini – si è trattato solo di un’anticipazione di due mesi rispetto a quanto previsto dagli atti del nostro Ente. In seno alla Giunta Esecutiva abbiamo sempre utilizzato il metodo della collegialità delle scelte, quindi il cambio di presidente non comporta alcun problema».
«Non a caso – aggiunge Lidia Bai – la turnazione tra i sindaci è uno dei pilastri istituzionali voluto da tutti i Comuni membri e previsto anche dalla normativa sia quella passata che l’attuale. L’assetto della Giunta esecutiva è rimasto inalterato con i Sindaci dei tre Comuni. Non c’è stato neanche un giorno di paralisi istituzionale. Anche il nuovo Consiglio è del tutto operativo e garantisce la corretta rappresentanza delle maggioranze e delle opposizioni dei Consigli comunali di tutti i Comuni membri».
«Voglio solo dire – conclude infine Giuntini – che mi sembra pericoloso in una fase costruttiva di integrazione e di collaborazione nella gestione di importanti servizi comunali, cavalcare argomenti come il voler far pesare sempre e comunque la diversa dimensione demografica quale unico metro nei rapporti istituzionali. Voler mostrare i “muscoli” nei rapporti tra i nostri tre comuni potrebbe inceppare il lavoro dell’Unione che è invece partito bene. Anche nei Comuni più piccoli dell’Unione potrebbero tornare ad avere forza spinte scissioniste che non portano da nessuna parte se non all’isolamento e a perdere importanti occasioni di sviluppo per il nostro territorio nel suo complesso».