FIRENZE – La Concordia dovrebbe essere rimessa in galleggiamento entro settembre. Nonostante un leggero slittamento del programma di lavori già concordato, il relitto della nave della Concordia, naufragata ormai un anno fa di fronte al porto di isola del Giglio, dovrebbe essere rimosso dopo l’estate.
Questo secondo le parole del presidente della Regione Enrico Rossi che oggi ha incontrato il inistro dell’Ambiente Corrado Clini per fare il punto della situazione proprio sull’emergenza Concordia.
Per quanto riguarda poi la fase post rimozione rimane Piombino, come richiesto dalla Regione, il porto di destinazione per il relitto della nave.
Nel corso del colloquio tra il presidente e il ministro è stato fatto il punto sul progetto di recupero in corso, in particolare per capire se si rendano necessari aggiustamenti per proseguire i lavori in modo coerente con i tempi previsti, un prospettiva che risulterebbe favorita dalla scelta di Piombino quale meta finale dello scafo della Concordia per lo smaltellamento in quanto porto più prossimo. Ogni decisione, ha proseguito il presidente della Toscana, sarà assunta in ogni caso non oltre la fine di gennaio, quando si concluderà anche il commissariamento, nella consapevolezza che occorre dare certezze agli abitanti e agli amministratori dell’isola del Giglio e di Piombino, come anche a tutta la regione.
Il presidente ha concluso sottolineando la valutazione molto positiva dell’atteggiamento mostrato dal governo, che ha sempre manifestato attenzione alle preoccupazioni espresse dalla Toscana sin dall’inizio della vicenda, e offerto garanzie serie su quanto occorrerà mettere in atto per portare a positiva conclusione il progetto avviato: nel rispetto dell’ambiente, dei diritti dei cittadini coinvolti e anche sui riflessi economici che tutta l’operazione Concordia comporta.
La Regione, ha ribadito il presidente, manterrà alta l’attenzione su questi aspetti a tutela degli interessi del proprio territorio.