GROSSETO – E’ stato pubblicato nei giorni scorsi l’avviso con cui l’Inail comunica di aver messo a bando 155 milioni di euro destinati alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Le imprese interessate ad accrescere le condizioni di sicurezza potranno contare, in questo difficile 2013, su 155 milioni di euro (12,7 di questi destinati alla Toscana). Gli incentivi erogati sempre con il criterio del bando a sportello sono finalizzati al sostegno degli investimenti in sicurezza e all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale funzionali a tale obiettivo: sono previsti contributi in conto capitale da un minimo di 5 mila ad un massimo di 100mila euro, con copertura fino al 50% dell’investimento (per le imprese che occupano fino a 50 dipendenti che presentano progetti finalizzati all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato un limite minimo di spesa, mentre per o progetti che comportano contributi pari o superiori a 30 mila euro è consentito un’anticipazione fino al 50%).
Sono ammessi a contributo i progetti che ricadono in determinate tipologie come ristrutturazione o modifica strutturale e impiantistica degli ambienti di lavoro, installazione o sostituzione di macchine, dispositivi, attrezzature, modifiche del layout produttivo, interventi relativi alla riduzione/eliminazione di fattori di rischio, oltre a progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Sono ammesse a contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, nonché le eventuali spese accessorie o strumentali, funzionali alla realizzazione dello stesso ed indispensabili per la sua completezza.
Di contro non sono ammesse a contributo le spese relative all’acquisto o alla sostituzione di dispositivi di protezione individuale o qualsiasi attrezzatura destinata al lavoratore per proteggerlo contro i rischi durante il lavoro, nonché ogni altro complemento o accessorio destinato a tale scopo, automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili, impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro, o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente, hardware, software e sistemi di protezione informatica, oltre a mobili e arredi.
Nel periodo dal 15 gennaio al 14 marzo 2013 sul sito www.inail.it – Punto Cliente, le imprese, previa registrazione, avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà l’inserimento della domanda, con la possibilità di effettuare tutte le simulazioni e modifiche necessarie fino alle ore 18.00 del 14 marzo, allo scopo di verificare che i parametri associati alle caratteristiche dell’impresa e del progetto siano tali da determinare il raggiungimento del punteggio minimo di ammissibilità, pari a 120 (punteggio soglia).
«Nonostante le assicurazioni fornite – scrive Renzo Alessandri, direttore di Cna Grosseto –, la procedura di “prenotazione online” delle risorse messe a bando, il famoso click day, lascia intatte tutte le nostre preoccupazioni e perplessità. Sarà pur vero, come assicura l’Inail, che le procedure informatiche sono state adeguate e che il rischio di un “sovraccarico” della rete dovrebbe essere scongiurato, ma il ricordo del 12 gennaio 2011 e la frustrazione delle tantissime imprese che tentarono inutilmente di collegarsi ad un sito reso inaccessibile da una moltitudine di richieste non è facile da dimenticare».
«In quell’occasione centinaia di imprese che nonostante la crisi intendevano investire sulla sicurezza finirono per restare escluse – conclude Alessandri -. Le “bizze” del sistema informatico, infatti, trasformarono il bando in una sorta di lotteria e la richiesta di considerare ammesse tutte le imprese che dopo essersi registrate non avevano potuto inviare la domanda (richiesta unanime di tutte le associazioni d’impresa) rimase lettera morta (il sistema, purtroppo, non disponeva una lista di riserva: questa la risposta ricevuta). Trascorsi due anni, a procedura invariata, esce un nuovo bando: auguriamoci di non essere costretti ancora una volta a partecipare, nostro malgrado, ad una nuova lotteria».