di Daniele Reali
GROSSETO – Sono tre i pilastri sui quali si è sviluppata l’attività della Prefettura di Grosseto nel corso del 2012 con l’obiettivo di promuovere la coesione sociale in tutti i territori di una provincia grande come la nostra: la trasparenza nella comunicazione istituzionale; l’attività di mediazione per favorire l’incontro delle parti sociali e lo sviluppo della cultura della legalità; le quattro emergenze di protezione civile che hanno interessato la Maremma negli ultimi 12 mesi (nella foto un momento della conferenza stampa alla quale hanno partecipato insieme al prefetto tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine della provincia).
«Questa provincia – ha detto il prefetto Marco Valentini tracciando un bilancio delle attività del 2012 – ha grandi prospettive di sviluppo e ha bisogno quindi di scelte intelligenti». Per questo la Prefettura ha lavorato anche per avvicniare il mondo delle imprese, a volte anche molto piccole, a quello del credito con il fine di trovare soluzioni in un momento di crisi come questo.
Ma la prova più difficile per il territorio nel 2012 sono state proprio le emergenze di protezione civile: dalla Concordia alle neve, dagli incendi estivi all’alluvione di novembre, nell’ultimo anno la Maremma ha dovuto affrontare situazioni straordinarie. «Abbiamo ottenuto risultati importanti – ha osservato il prefetto – in tema di riduzione dei danni, per esempio anche durante l’alluvione, grazie all’ipegno di tutti. Nel 2013 porteremo avanti attività che ci consentiranno di “mappare” le criticità del territorio e le sue fragilità in modo da non dimenticare le esperienze acquisite proprio negli eventi del 2012». Già da gennaio saranno individuati i punti deboli nei vari territori e saranno proposte le opere per ridurre il rischio. Un’attività quella di pianificazione definita «fondamentale» dal prefetto e che ha prodotto negli ultimi 12 mesi atti concreti. Tra questi il piano per l’Aurelia con le indicazioni da rispettare in caso di blocco della strada e il “Piano Neve” da adottare per il traffico e non solo nel caso di precipitazioni sul territorio provinciale.
Sul fronte della sicurezza poi lo sforzo di prefettura si è concentrato sia sulla definizine del “Patto per la sicurezza” che sull’attività “antimafia”. Il “Patto” è stato siglato insieme ai quattro comuni più grandi, alla provincia e alla regione: garantirà una stretta collaborazione tra ammnistrazioni e forze dell’ordine che lavoreranno su sei tavoli tecnici e avranno a disposizione risorse per 1,6 milioni di euro.
«Sulle infiltrazioni mafiose in provincia di Grosseto – ha detto il prefetto – non bisogna minimizzare né enfatizzare il problema»: rispetto ad altre realtà regionali non ci sono emergenze, ma «bisogna tenere i riflettori accesi». In particolare la prefettura ha disposto una serie di controlli nei cantieri collegati ad appalti pubblici (per esempio a Follonica nell’area dell’Ex Ilva) e il prossimo 15 gennaio sarà direttamente il ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri che firmerà a Grosseto il protocollo antimafia per i nuovi lotti della “Due Mari” che prevedono l’assegnazione di lavori per 300 milioni di euro. Anche per la “ricostruzione” del dopo alluvione sarà siglato un accordo con la regione per garantire controlli speciali in tutti i cantieri che partiranno nei prossimi mesi e che vedranno finanzimenti per 52 milioni di euro.
Un impegno costante, quello della prefettura, che continuerà anche nel 2013: «sarà un anno impegnativo – ha concluso il prefetto –: continueremo a tenere alta l’attenzione sui temi principali come la Tirrenica, il termovalorizzatore di Scarlino, la laguna di Orbetello; poi avremo sia le elezioni politiche a febbraio che quelle amministrative in primavera con tre comuni al voto (Monte Argentario, Gavorrano, Semproniano).