FOLLONICA – Non è piaciuta affatto al Popolo della Libertà di Follonica la scelta fatta dal Pd di allestire il seggio delle primarie del 30 dicembre nella sala del consiglio comunale. Simpatizzanti e iscrittti del Partito Democratico infatti hanno votato domenica scorsa per scelgiere i candidati al Parlamento e a Follonica lo hanno fatto proprio nel luogo simbolo del municipio, «la sala più importante della città e cioè l’aula del Consiglio Comunale».
Per il Pdl si tratta di una scelta «inopportuna e istituzionalmente sbagliata» perchè la sala del consiglio «è di tutta la città e non di una parte che può gestirla a suo piacimento».
Una decisione tanto sbagliata quanto arrogante, dicono dal Pdl, visto che la maggioranza «abitauta a comandare» non ha informato neanche l’opposizione.
«Perché nessuno ha sentito l’esigenza di chiedere il parere delle minoranze?» si chiede Simone Turini, capogruppo del Pdl in consiglio. « Per lo meno ci saremmo aspettati una telefonata da parte del Sindaco, e invece come sempre ha prevalso l’arroganza e un evento di partito si è svolto all’interno di quella che la maggioranza definisce la casa di vetro, ma che di vetro ha poco o nulla, visti i fatti»
«Nessuna telefonata ha preceduto quella decisione – racconta Turini –, e quindi ho personalmente chiamato il Sindaco successivamente per chiedere spiegazioni in merito, ricordandole che solo poche settimane prima, ad una sua domanda sul luogo dove svolgere le primarie, per scegliere il leader nazionale del centrosinistra, avevo risposto che non avevamo problemi, l’importante era che non venissero fatte in municipio. Il primo cittadino non ha smentito le mie parole, mi ha semplicemente risposto che l’autorizzazione è arrivata da un dirigente e che la stessa cosa era accaduta quando il Pd fu chiamato a scegliere tra Bersani e Franceschini. Poi come sempre usa fare ha utilizzato la parola a lei tanto cara, legalità, dicendomi che non era illegale».
«Ho chiamato anche il Presidente del Consiglio e anche lui mi ha risposto di aver visto solo l’autorizzazione firmata dal dirigente e che del fatto ne sapeva poco o nulla. Al Sindaco ho chiesto quindi di fornire spiegazioni sulla vicenda durante il Consiglio Comunale di lunedì prossimo».
«Così ci si prende gioco delle regole basilari del vivere civile ha concluso Turini –, la maggioranza non perde occasione per compiere atti inopportuni confermando che di errori e orrori la città ne ha visti fin troppi».