GAVORRANO – Primarie, festa di partecipazione, ma anche di qualche polemica. È il caso di Gavorrano che, in quanto a schermaglie, contrapposizioni e scontri all’arma bianca in politica, è diventato un vero laboratorio nazionale.
L’ultimo episodio di polemica è legato proprio alle primarie Pd del 30 dicembre scorso, volute dalla direzione nazionale del partito per scegliere i candidati al parlamento alle prossime elezioni del 24 febbraio.
Tutto è filato liscio in provincia tranne che a Gavorrano dove Serena Remi (nella foto), ex segretaria del Pd, prima dimissionaria, poi candidata in una lista alternativa e infine espulsa dal partito non ha potuto partecipare alle primarie.
«L’attuale dirigenza del Pd locale, presente al seggio e rappresentata malamente dal Capogruppo di Minoranza in Consiglio Comunale del mio Comune, Francesca Mondei, non mi ha permesso e quindi concesso, di esprimere il mio voto». Secono il racconto della Remi è stata proprio la Mondei a comunicare «di non essere autorizzata a votare, in quanto non presente negli elenchi degli elettori del Partito Democratico e quindi non soggetto gradito al Pd, per lo meno di Gavorrano».
Ma la Remi, come racconta lei stessa in un comunicato, avrebbe avuto il diritto di votare visto che il 25 novembre scorso alle primarie per la scelta del candidato premier del cnetrosnistra si era registrata e aveva votato. «Ho espresso il mio voto tranquillamente, allo stesso seggio allestito sempre alla Casa del Popolo, dove solo ieri pomeriggio (domenica 30 dicembre, ndr) intorno alle 15, sono stata respinta senza alcuna incertezza e briciola di democrazia».
Da qui poi una serie di critiche che la Remi rivolge ai dirigenti del Pd, le stesse critiche che già in passato ai tempi della sua candidatura aveva espresso nei cofornti del partito locale.
«Il Partito Democratico a Gavorrano è rappresentato da dirigenti miopi, attivisti confusi e da militanti astiosi, che si applicano con ogni mezzo, affinché il centrosinistra gavorranese non veda la propria naturale riunione, ma sovrappone solo personalismi ed antichi rancori personali». Un atteggimento che seconod la Remi porterà ad una nuova sconfitta per il Pd alle prossime amministrative. «Così il sentiero della sconfitta è ancora tracciato, per coloro che non hanno accettato ed ammesso al voto un elettore di centro – sinistra, quale io sono, presentatosi spontaneamente al seggio delle Primarie PD il 30 dicembre 2012».