SCARLINO – «L’ennesima moria registrata all’interno del canale verrà archiviata senza colpevoli». Così Mario Pecchioli componente (FIPSAS) Settore federazione acque impianti della federazione italiana pesca sportiva. «L’ipotizzato sistema di “monitoraggio in continuo” della qualità delle acque immesse nel canale ancora non realizzato – afferma Pecchioli -, non può quindi assicurare che tali eventi continuino a ripetersi nel tempo. Non posso inoltre non constatare che, alla luce del ripetuto pronunciamento dell’Istituto Zooprofilattico e cioè che “l’avanzato stato di decomposizione dei pesci ha impedito di esprimere più puntuali valutazioni sulle cause della moria”, occorra altresì richiamare l’attenzione di coloro che effettuano il loro recupero sulle procedure da seguire e che peraltro furono oggetto di un apposito corso formativo (Morie di fauna ittica nelle acque libere: gestione e controllo) promosso dallo stesso Istituto e svoltosi a Pisa nel novembre 2009. Allo stesso parteciparono anche funzionari della Provincia – conclude Pecchioli – e quindi da questi sarebbe auspicabile aspettarsi un puntuale rispetto di tali procedure onde evitare il ripetersi dell’impossibilità, da parte dello stesso Istituto, di risalire alle cause che le determinano.»