GROSSETO – «Sindaci inquisiti, per questo Natale dimettetevi» è l’invito dei Comunisti Italiani agli amministratori di Follonica e Grosseto coinvolti nelle vicende giudiziarie legate alle foresterie dell’ippodromo. I Comunisti Italiano si augurano sia fatta chiarezza «sui responsabili di eventuali lottizzazioni abusive e abusi di ufficio. Noi comunisti Italiani, con il contributo di professionisti, tra questi l’avvocato Carlo Catenaccio, facemmo presente che l’operazione ippodromo vedeva e aveva passaggi poco chiari, partendo dalle fideiussioni fino alla vendita delle foresterie come appartamenti.»
«Oggi, sappiamo e questo è certo che sindaci in carica e ex sindaci del golfo oltre che il sindaco di Grosseto Bonifazi dovranno rispondere alle ipotesi di reato avanzate dalla procura. Fatti gravi, che gettano ombre sull’operato di qualche anno fa, ma anche sull’operato delle attuali amministrazioni. Bonifazi se avesse un minimo di dignità politica, viste le ipotesi di accusa, vista la gestione delle problematiche relative ai villaggi di Follonica e alla questione delle Rta di Grosseto, dovrebbe dimettersi immediatamente. La sua maggioranza è spesso assente e guarda caso proprio su temi importanti per lo sviluppo di Grosseto. Troppe volte Emilio Bonifazi si è comportato come un giocoliere sul filo, cacciando assessori e forze politiche cercando di trovare scorciatoie per vivacchiare attaccato alla seggiola di sindaco di qualcosa.
«Il vero problema, a distanza di anni di suo mandato, non sono state e non sono le forze politiche, ma, i suoi cambiamenti improvvisi di linea politica – continua la segreteria provinciale dei Comunisti -. Basta ricordare, che come sindaco di Follonica era contro l’inceneritore di Scarlino ma piano piano, dopo essere stato presidente del Coseca e oggi sindaco di Grosseto è diventato a favore di quell’impianto. Così come sulla gestione dei servizi scolastici, è opportuno ricordare che solo noi Comunisti Italiani, facemmo una grande battaglia contro la creazione di Iside. Ebbene, se qualche anno fa i genitori ci avessero dato ascolto e forza, non vi sarebbero stati aumenti o assessori condiscendenti ad una politica di aumento dei costi. Per questi motivi i sindaci coinvolti, con avvisi di garanzia, rinvii a giudizio, devono dimettersi – concludono i Comunisti Italiani – per amore e rispetto verso i cittadini, verso i propri territori e verso le forze politiche che li hanno candidati.»