di Daniele Reali
GROSSETO – Confronto aperto oggi a Grosseto tra i sei candidati alle primarie del Partito Democratico. A due giorni dal Natale e con una campagna elettorale “brevissima” (durerà praticamente una settimana comprese Natale e Santo Stefano, ndr) l’iniziativa organizzata nella sala della Fondazione Il Sole questo pomeriggio ha offerto l’occasione al popolo della primarie della Maremma di conoscere meglio i sei protagonisti della corsa: Giovanna Longo, Paolo Freguglia, Ulrica Fatarella, Marco Simiani, Anna Maria Gaggioli, Luca Sani.
Quello di oggi sarà l’unico momento di confronto prima del voto e per questo particolarmente atteso. Non sono mancati spunti interessanti sulle proposte politiche: tanti i temi in discussione dall’agenda Monti alla riforma fiscale, dai diritti civili alle alleanze politiche. Una discussione che ha messo in evidenza più che le differenze tra i candidati, la volontà di coesione degli stessi. Tutti hanno ribadito l’importanza di «essere uniti e sostenere il Pd per l’obiettivo comune di vincere le elezioni».
(nella foto da sinistra: Giovanna Longo, Paolo Freguglia, Ulrica Fatarella, Marco Simiani, Anna Maria Gaggioli, Luca Sani)
In tema di primarie è stato ribadito le che elezioni di domenica 30 dicembre non saranno «un secondo tempo» della sfida Bersani-Renzi così come è avvenuto per la scelta del premier di centrosinistra. «No alla contrapposizione dentro il partito» ha detto Sani, concetto che è stato ribadito anche dagli altri. «Si è aperta un’altra fase – ha detto Simiani -, ma faremmo tutti un errore se dimenticassimo quello che è successo alle primarie del 25 novembre». Per Giovanna Longole primarie sono state un «grande momento di confronto per il Pd»: bersaniani e renziani hanno portato un contributo importante. Anche Freguglia ha messo in evidenza l’importanza delle primarie, ma anche invitato il partito «a mostrare trasparenza in tutte le scelte». Anna Maria Gaggioli e Ulrica Fatarella hanno posto l’accento sulla straordinaria partecipazione delle primarie come segno distintivo di democrazia del Pd.
Tante le domande dal pubblico e una “stoccata” a Simiani sul suo impegno in Rama Mobilità: a lui è stato chiesto quali sono le indennità che percepisce come presidente dell’azienda pubblica e perché avesse voluto il progetto e-Life che prevede la commercializzazione di autobus elettrici, prodotti in Cina. «Il mio stipendio è come quello di un autista ed è pubblicato su internet» ha detto Simiani «e il progetto e-Life grazie ad un accordo con Breda Menarini porterà occupazione anche in Italia».