FOLLONICA – Se la situazione del villaggio “Il Veliero” non sarà sbloccata e risolta prima del 16 aprile prossimo, la struttura ricettiva di Follonica potrebbe non riaprire più. Il rischio concreto che il villaggio turistico rimanga chiuso per anni è sempre più vicino. Il Tribunale Regionale della Toscana ha fissato per il 16 aprile 2013 l’udienza di merito sulle varie motivazioni che hanno portato alla chiusura del villaggio. «Arrivati a quella data – dicono i rappresentanti della cooperativa Aurelia – non sarà più possibile tornare indietro: ci sarà una sentenza e poi si aprirà un lungo percorso giudiziario con eventuali ricorsi al Consiglio di Stato e alla Corte Europeo». Una “battaglia” legale che durerebbe anni che non consentirebbe di riaprire il villaggio.
Dalla cooperativa dicono di aver rimosso tutti gli “abusi” che erano stati contestati e di aver modificato anche lo statuto sullo schema di quello del MareSì, l’altro villaggio chiuso da tempo che ha recentemente ottenuto il via libera per la riapertura da parte del comune. Per questi motivi dal Veliero tornano a chiedere al comune e al sindaco Eleonora Baldi di revocare la delibera che dispone la chiusura del villaggio.
«Sono mesi – dicono i soci della cooperativa – che di fatto abbiamo adempiuto alle richieste del Comune, e sono mesi che continuiamo ad ascoltare chiacchiere prive di senso, alle quali mai corrisponde un’azione concreta. Oggi siamo francamente stanchi di dovere ripetere sempre le stesse cose e di ascoltare politici che promettono senza poi mantenere». Lo scorso 24 ottobre a Follonica era stato organizzato un incontro pubblico dedicato proprio alla situazione del Veliero, «ma da allora non è cambiato niente, nonostante le nostre richieste di revoca della delibera: una l’abbiamo presentata l’8 ottobre, mentre il 7 novembre abbiamo inviato una lettera all’amministrazione comunale alla quale abbiamo allegato anche il nuovo statuto con le modifiche».
«Adesso basta – concludono i soci , se a nessuno interessa il destino di un’attività produttiva che potrebbe offrire occupazione a Follonica, allora noi deponiamo le armi: torniamo nelle aule dei tribunali, in attesa di una sentenza definitiva sulla questione».