GROSSETO – È stato rinviato a giudizio il padre del bambino che, il 28 agosto del 2011, annegò nella piscina di Giuncarico, nel comune di Gavorrano. L’uomo, una volta accompagnato il figlio di soli 5 anni in piscina, secondo le accuse sarebbe tornato nell’auto parcheggiata poco distante e, secondo quanto ricostruito dalla Procura, si sarebbe addormentato. Il bambino, originario del Marocco, viveva a tatti, nel comune di Massa Marittima, con la famiglia.
A causare la morte del piccolo sarebbe stata una congestione. Alcuni bagnanti avevano notato il corpo del bambino galleggiare a faccia in giù in modo innaturale e il piccolo era stato immediatamente soccorso dalla bagnina che gli aveva praticato anche la respirazione bocca a bocca. Si era alzato in volo anche Pegaso ma le condizioni del piccolo erano apparse subito disperate.
A distanza di un anno e mezzo il Giudice all’udienza preliminare ha rinviato a giudizio il padre del bambino, 57 anni, di professione ambulante, con l’accusa di omicidio colposo per la mancata vigilanza.