di Daniele Reali
FOLLONICA – Da una parte la richiesta di dimissioni presentata dal Pdl, dall’altra la solidarietà della sua maggioranza e dei vertici del Partito Democratico. Il giorno dopo la bufera sollevata dalla maxi inchiesta sull’ippodromo di Follonica che conta 61 indagati, Eleonora Baldi, sindaco della città del Golfo, è tornata in comune per riunire la sua giunta ed andare avanti con la sua amministrazione.
Tra ieri e oggi sono arrivati a lei e alla sua giunta i messaggi di vicinanza e solidarietà per questa nuova inchiesta giudiziaria che riguarda l’amministrazione comunale di Follonica e che mette in discussione un’intera classe politica e tutto il centrosinistra. Per questo «ho informato – ci ha detto il sindaco Baldi – il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli e i vertici provinciali del partito. Ho telefonato all’onorevole Luca Sani, alla consigliera regionale Lucia Matergi e l’assessore Annarita Bramerini». Ha sentito, sempre per telefono, anche i due ex sindaci di Follonica: Emilio Bonifazi e Claudio Saragosa. «Li ho chiamati per informali» ha detto la Baldi, «una cortesia» tra amministratori e “amici” di partito. Ieri sera invece il sindaco Baldi ha incontrato i rappresentanti della sua maggioranza “incassando” anche in questo caso la solidarietà della coalizione di centrosinistra.
Una situazione che dal punto di vista politico sarà presa in esame il primo possibile anche a livello regionale. Una inchiesta come quella dell’ippodromo con 35 amministratori, tutti dello stesso colore politico e quasi tutti riferimento dell’area dell’attuale Pd, può rappresentare un “problema” che sicuramente varca anche i confini della città e della provincia. Nelle prossime ore è attesa una presa di posizione da parte proprio del segretario Manciulli che dopo gli impegni romani alla direzione nazionale del Pd in tema di primarie tornerà a Firenze e analizzerà il “caso Follonica”.