GROSSETO – Dallo scorso 13 dicembre anche i cantori maremmani della poesia a braccio sono stati ufficialmente riconosciuti come Testimoni della Cultura Popolare, dalla Rete Italiana della Cultura Popolare.
Testimoni della Cultura Popolare, è un riconoscimento internazionale per la valorizzazione della cultura popolare, ovvero di tutte le feste, i riti, le performance e le attività, che sono espressione del valore inscindibile che la storia di ogni singolo territorio rappresenta.
“I Testimoni – spiegano i responsabili della Rete Italiana della Cultura Popolare – sanno difendere, con orgoglio, la linfa vitale che è nelle radici di ogni comunità e di ogni territorio, sino a rimetterla in circolo riproponendoci germogli di modernità che nascono dalla continuità con il passato, la storia, la memoria. Oggi vanno tutelati perché da testimonianze viventi e sopravvissute, diventino soggetti capaci di trasferire il testimone vivo delle culture che rappresentano alle generazioni più giovani”.
La cerimonia è stata l’occasione anche per consegnare il Premio speciale per il contributo alla ricerca e alla documentazione sulla cultura popolare: tra i vincitori anche Corrado Barontini, grossetano classe 1948.
I poeti maremmani fino ad oggi individuati sono: Francesco Benelli nato a Magliano in Toscana nel 1927, Alessandro Cellini a Grosseto nel 1962, Francesco Cellini a Grosseto nel 1990, Mauro Chechi a Grosseto nel 1947, Serena Cola nata a Grosseto nel 1978, Andrea Fiori nato a Grosseto nel 1979, Niccolino Grassi nato a Montieri nel 1948, Umberto Lozzi, detto anche “Volpino” e/o “Puntura”, nato a Scansano nel 1941, Irene Marconi nata a Piombino nel 1982, Benito Mastacchini nato a Talamone nel 1929, Artemio Melani nato nel 1930, Pietro Pimpinelli nato nel 1973, Elino Rossi nato a Roccalbegna nel 1941, Cecila Rustici nata a Grosseto nel 1987, Enrico Rustici Braccagni nato a Grosseto nel 1974, Fernando Tizzi nato a Manciano nel 1946, Bruno Tuccio nato a Grosseto nel 1976.