GROSSETO – Cambiano le caratteristiche del tessuto produttivo provinciale e la Camera del lavoro di Grosseto scommette sul radicamento del Nidil (Nuove identità di lavoro) – il sindacato che tutela i diritti dei lavoratori atipici – e sulla rappresentanza nei comparti produttivi con minore presenza sindacale.
È questa la cifra che Claudio Renzetti (nella foto), neoeletto segretario generale della Camera del lavoro di Grosseto, intende imprimere all’impegno della Cgil maremmana per i prossimi anni. In qualche modo un cambio di pelle per il più grande sindacato confederale, che fino ad oggi in provincia è stato prevalentemente rappresentativo nei tradizionali settori del pubblico impiego, industria, edilizia e commercio. Oltre naturalmente che fra i pensionati.
«L’obiettivo – ha sottolineato il neosegretario – è rappresentare sempre più e meglio i giovani lavoratori e i nuovi profili professionali che si vanno affermando nel mercato del lavoro, quasi sempre poco tutelati e sottopagati».
Parallelamente, nella sua relazione programmatica Renzetti ha individuato come obiettivi strategici il «potenziamento del sistema dei servizi, con un’attenzione particolare ai quelli di orientamento al lavoro, agli sportelli Prometeo e Giovani Sì, alla velocizzazione del calcolo delle pensioni e alla semplificazione delle pratiche per ottenere la disoccupazione». Altro passaggio qualificante, quello dedicato alla “territorialità”. «In un territorio vastissimo con molte comunità – ha sottolineato Renzetti – la Cgil mantiene aperte 34 sedi di rappresentanza ed erogazione dei servizi. Là dove inseguendo solo logiche di mercato si chiudono uffici postali, scuole, asili e sportelli bancari, spesso riusciamo a garantire un presidio dove mancano finanche il prete e i carabinieri. Un motivo d’orgoglio per un’organizzazione popolare come la nostra, che deve darsi l’obiettivo di consolidare e qualificare la propria presenza». Fra l’altro, la Cgil sta per riaprire la sede di Albinia, anche per dare un segnale di ritorno alla normalità nelle zone alluvionate, e s’impegnerà per rilanciare il ruolo politico e di erogazione dei servizi della sede di Orbetello, che negli ultimi anni ha attraversato una fase di crisi.
Nel suo discorso d’investitura, Renzetti non poteva non tributare un riconoscimento sincero al ruolo svolto dal segretario generale uscente, Lorenzo Centenari, «che negli otto anni di mandato ha saputo guidare con determinazione la Camera del Lavoro fuori dalle secche che la avevano portata sull’orlo del commissariamento. E che oggi lascia il suo incarico senza chiedere un solo giorno di deroga, dando l’esempio di come si milita con coerenza nella nostra organizzazione».