FIRENZE – Un’area ecologica attrezzata per il conferimento dei rifiuti e il recupero e la valorizzazione di Villa Domizia: l’operazione Giannutri parte da qui. Sono stati questi i primi due e più urgenti obiettivi focalizzati stamani durante il tavolo operativo convocato dall’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini d’intesa con il presidente del Parco dell’Arcipelago Giampiero Sammuri e il sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli , per fare il punto sulle numerose questioni aperte sull’isola e trovare le modalità e i tempi per risolverle una a una.
La riunione, alla quale erano presenti, oltre a Bramerini, la Provincia di Grosseto, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dei Beni Culturali, l’Agenzia del Demanio e il Parco dell’Arcipelago Toscano, ha dato il via ai lavori che da ora in poi serviranno a dare risposte concrete ai problemi che da anni affliggono l’isola: dalla raccolta dei rifiuti al recupero della villa romana, alla disponibilità delle aree di proprietà statale per fini di pubblico interesse.
Ma intanto ci si è messi al lavoro sui primi due punti. Riguardo all’area ecologica attrezzata già a settembre il Ministero dell’Ambiente aveva confermato di mettere a disposizione i terreni di proprietà statale per realizzarla e il Comune dell’Isola del Giglio, che ha già redatto insieme al Coseca il progetto di massima, ha preso l’impegno a presentare il progetto definitivo per le necessarie autorizzazioni.
Per la villa romana risalente alla prima metà del II secolo dopo Cristo, di competenza del Ministero dei Beni culturali, che oggi è chiusa e interdetta al pubblico, la volontà degli Enti locali è di renderla finalmente di nuovo accessibile e visitabile recuperando un sito di grande valenza attrattiva che al momento rischia di essere meta di visitatori indesiderati.
“Un primo incontro del quale possiamo ritenerci soddisfatti”, ha commentato Anna Rita Bramerini al termine della riunione. “L’obiettivo di questo tavolo è quello di riunire tutte le forze in campo e convogliarle su un fine condiviso così da portare a soluzione le varie criticità che da troppo tempo affliggono l’isola. La situazione determinata in questi anni non è più sopportabile e rischia di trasformare un gioiello del nostro patrimonio in un paradossale controspot per la Toscana. Con un’agenda e un cronoprogramma comuni sarà più facile avere successo secondo il vecchio adagio che l’unione fa la forza”.