GROSSETO – L’unica certezza che aveva accompagnato fino ad oggi la riforma delle province non c’è più. Questa volta si tratta di un vero colpo di scena. Grosseto perde la battaglia per il capoluogo a vantaggio di Siena. Un emendamento, presentato in commissione Affari Costituzionali, che in questo momento sta prendendo in esame il decreto sul riordino delle province, avrebbe cambiato le carte in tavola. Per la scelta del capoluogo non conterebbe più la popolazione residente nel comune della città di riferimento, ma si terrebbe in considerazione il numero di abitanti della “vecchia” provincia. Una modifica che, visti i numeri, privilegia Siena nei confronti di Grosseto e Pisa nei confronti di Livorno.
Con le indicazioni del decreto del governo Monti il capoluogo sarebbe stato in Maremma: il comune di Grosseto ha poco più di 80 mila abitanti, mentre quello di Siena circa 60 mila. Con il nuovo criterio invece la situazione viene ribaltata: la provincia di Siena ha circa 270 mila abitanti contro i 225 mila di quella di Grosseto.
C’è attesa dunque per il voto finale sul provvedimento anche per capire come sarà ridisegnata la Toscana dopo le modifiche introdotte in commissione attraverso il maxi-emendamento presentato nei giorni scorsi. L’obiettivo dei parlamentari toscani è quello di ottenere 5 province più la città metropolitana di Firenze. Le nuove province, secondo i piani, dovrebbero essere: Firenze (città metropolitana) Pisa Livonro, Grosseto Siena, Lucca Massa Cararrara, Arezzo e Pistoia Prato. In questo ultimo caso però sembra difficile che si riesca a “staccare” le due città dall’area metropolitana.