ALBINIA – A distanza di quasi un mese dalla tragica alluvione del 12 dicembre scorso, se in alcune aree la situazioni verso una normalizzazione, permangono ancora realtà di disagio per la popolazione residente in special modo nelle aree rurali più duramente colpite.
Numerose le segnalazioni allo sportello SOS alluvione e tramite la mail sosambiente@festambiente.it di cittadini e aziende che richiedono l’intervento di volontari o segnalano la necessità di mezzi meccanici e servizi straordinari di cui Legambiente si fa tramite verso le istituzioni.
Tra queste quelle giunte per segnalare la preoccupazione verso il sito di stoccaggio provvisorio realizzato in prossimità del centro abitato di Albinia, già profondamente provato dai tragici eventi, e rispetto al quale Legambiente manifesta la propria perplessità.
Fondamentale per rassicurare la cittadinanza procedere, dunque, in tempi strettissimi alle analisi dei fanghi conferiti e dare trasparente e imminente pubblicazione dei risultati. Altrettanto importante è provvedere all’opportuna vigilanza del sito così da impedire eventuali contaminazioni da parte di terzi, così come prevedere le idonee coperture necessarie per evitare sversamenti e conseguente interessamento dell’area in caso di nuove piogge.
“Continuiamo a sostenere le popolazioni alluvionate – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – con la presenza sul campo dei nostri volontari, il confronto collaborativo con le istituzioni e la raccolta di segnalazioni attraverso lo sportello SOS Alluvione. In questi giorni stiamo inoltre raccogliendo video, foto e testimonianze per arricchire il Diario di un’alluvione che stiamo costruendo per testimoniare, a livello nazionale, ciò che è successo nel nostro territorio. Altrettanto vigile è la nostra attenzione sulla questione dei fanghi, dalla rimozione dalle campagne allo smaltimento, che risulta essere prioritario in questo momento per avere risposte concrete da parte degli organi competenti sulle tempistiche, sulle modalità di rimozione e sulla pubblicazione delle analisi per scongiurare rischi per l’ambiente e la salute”.