di Daniele Reali
GROSSETO – È sempre più probabile che si decida di votare in date diverse per le regionali e le politiche. Difficile pensare infatti, dopo gli sviluppi degli ultimi giorni e la sentenza del Tar che impone il voto nel Lazio il 3 e 4 febbraio, che si voti per il rinnovo del Parlamento tra soli due mesi. Non ci sono più i tempi tecnici per sciogliere le camere e aprire la campagna elettorale. Niente l’election day quindi tra regionali e politiche: ricordiamo che dovranno andare al voto anticipato oltre al Lazio anche Lombardia e Molise. In questo contesto si fa sempre più strada, ed è molto di più di una semplice ipotesi, la possibilità di accorpare, per risparmiare qualche decina di milioni di euro, le elezioni politiche e le amministrative.
In provincia di Grosseto sono i tre i comuni che dovranno andare alle urne: Monte Argetnario e Semproniano, che fvnno a scadenza naturale nella prossima primavera, e poi Gavorrano, comune “sui generis”, che torna al voto dopo appena due anni e che nel 2013 di troverebbe al terzo appuntamento elettorale in quattro anni. Un vero record, forse caso più unico che raro in Italia. Ma a parte le specificità maremmane di questo atteso turno amministrativo, è concreta la possibilità che si vada al voto per scegliere i tre sindaci e rinnovare i tre consiglio comunali lo stesso giorno delle elezioni politiche.
Sicuramente un aspetto positivo per gli elettori che si troverebbero a fare un viaggio in meno verso i seggi, vista anche la tendenza ad una contrazione sempre crescente dell’affluenza e i pericolo che sia sempre più bassa la percentuale di elettori che decide della vita politica e amministrative dei comuni. Da non sottovalutare poi la “condivisione” di una campagna elettorale molto più intensa e puntuale nel caso che politiche e amministrative andassero “a braccetto”: non ci sarebbero soltanto singoli comizi isolati e liste civiche con nomi innovativi sul campo, ma anche temi e personaggi nazionali sulla scena e nelle piazze delle piccole realtà.