GROSSETO – «Durante le emergenze, l’Amministrazione non ha mai abbassato la guardia sul fiume Ombrone né ha sottovalutato alcuni aspetti nei momenti più difficili – così il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi risponde sul ruolo del comune durante l’alluvione -. Adesso stiamo seguendo la destinazione dei 13 milioni di euro arrivati alla Provincia grazie alla Regione e che sono disponibili per i lavori di innalzamento e impermeabilizzazione degli argini, per la realizzazione dei primi invasi sul corso del fiume a cura del Consorzio Bonifica e per gli studi di altri bacini idrografici a cura del Genio Civile. C’è dunque un impegno costante su una materia dove il sindaco non ha praticamente poteri né proprie risorse.»
«È di tutta evidenza che esiste da anni un Piano di Protezione Civile comunale approvato e anche costantemente aggiornato con voto in Consiglio – prosegue il sindaco di Grosseto -. Piano che infatti nelle scorse settimane è prontamente scattato coinvolgendo la nostra protezione civile e i nostri vigili urbani, realtà entrambe dirette dal Comandante Felice Carullo. Abbiamo incessantemente seguito gli allerta meteo e quelli del rischio Ombrone. Non abbiamo perso di vista nemmeno un particolare anche se certe vecchie realtà abitative proprio a ridosso degli argini hanno purtroppo avuto dei danni inevitabili. Il Comune, in questi frangenti ha il compito di informare i cittadini e di predisporre evacuazioni; e quella sera eravamo già pronti con i megafoni da usare su ampie zone della città per far salire le persone ai piani superiori o per, in alcuni casi, trasferirli altrove. Avevamo già individuato due fabbricati sopraelevati e riscaldati, con centinaia di brandine e servizi igienici. Questo coordinamento interforze interviene in ogni calamità grave, come ne abbiamo avute parecchie in questo 2012, dalla neve, agli incendi fino al rischio alluvione. E del lavoro dei nostri dipendenti comunali – conclude Bonifazi – vado particolarmente orgoglioso».