FIRENZE – C’è un nuovo protagonista nella questione della società Abbigliamento Grosseto, ex Mabro, e si tratta di un colosso statunitense dell’abbigliamento maschile. Ecco il motivo per cui è saltato l’appuntamento fissato per oggi in Regione Toscana tra l’assessore regionale Gianfranco Simoncini, i rappresentanti sindacali e Andrea Barontini, vertice di Abbigliamento Grosseto. Rinviato tutto al 14 dicembre, sempre in Regione, per aprire un tavolo di discussione e provare a chiudere la faccenda Mabro.
La notizia viene dallo stesso Barontini che ha confermato di aver incontrato un cliente importante «Si tratta di un importante brand straniero – ha affermato – specializzato in abbigliamento maschile. Noi potremmo produrre per questo marchio la parte del Made in Italy». Il marchio in questione è Jos. A. Bank, un colosso dell’abbigliamento Usa fondato nel 1905 che ad oggi conta 600 negozi in tutto il paese, con collezioni maschili di abbigliamento, scarpe e accessori. Ieri pomeriggio in visita alla Mabro di Grosseto sono arrivati il responsabile della qualità e della produzione di Jos. A. Bank per capire se affidare all’azienda una parte della produzione dei capi Made in Italy. Le trattative sono aperte, a breve giro potrebbero arrivare i primi feedback dagli Usa. Resta invece ancora aperta la questione dei nuovi partner industriali, su cui Barontini sta lavorando per cercare un accordo con uno o più partner. Una risposta, forse, definitiva potrebbe arrivare il 14 dicembre, in occasione dell’appuntamento in Regione.