FIRENZE – Sono moltissimi (1.173 giovani in Toscana, quasi 20.000 in Italia nell’anno accademico 2010-2011) gli studenti universitari che chiedono di “andare in Erasmus”, ossia di trascorrere una parte del loro periodo di studio in un istituto di istruzione superiore di un altro paese. Ma sono anche sicuramente moltissimi gli studenti che, per le loro condizioni economiche, non possono permettersi questa avventura, la possibilità di seguire corsi e preparare la laurea all’estero, con la garanzia del riconoscimento del periodo di studio e degli esami sostenuti. Questo perché il contributo UE previsto per la mobilità di studio è esiguo, 230 euro mensili che salgono a 500 euro nel caso della mobilità per tirocinio.
Per rendere possibile anche a studenti meno abbienti di poter usufruire di questa possibilità, la Regione Toscana ha deciso di impegnare circa 1 milione di fondi regionali che arricchiranno le borse di studio dei giovani toscani che parteciperanno all’Erasmus a partire dal 2013. Lo ha annunciato oggi il presidente Enrico Rossi, nel corso di un incontro, che si è svolto nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati con una rappresentanza di giovani che hanno fatto esperienza all’estero attraverso il Programma Erasmus.
Nel corso dell’incontro si è anche parlato di una nuova collaborazione con le istituzioni che in Toscana partecipano al Programma, attraverso la prossima firma di un protocollo per l’istituzione di un tavolo permanente volto a promuovere il tema della mobilità tra i giovani. L’iniziativa è stata avviata con la collaborazione di Agenzia Nazionale Lifelong Learning Programme, Conservatorio di musica Luigi Cherubini, European University Institute, IMT – Institute for Advanced Studies Lucca, ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze, ISSM Rinaldo Franci, ISSM Pietro Mascagni, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Università degli Studi di Siena, Università degli studi di Firenze, Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena, Esn-Ges e Fondazione GaragErasmus.b. E’ inoltre prevista nei prossimi giorni anche la stipula di un protocollo con Europedirect e Eurodesk per fare sinergia e favorire la partecipazione dei giovani alla mobilità.
Oggi infine la Fondazione GaragErasmus (www.garagerasmus.org ) ha lanciato l’applicazione web ‘check-in Europe’, che ha l’obiettivo di riunire il maggior numero di ex erasmus in Europa. L’applicazione in versione beta è stata presentata al Parlamento Europeo il 5 novembre scorso (www.youtube.com/watch?v=_4WBUUC-_KE& ) e ha ottenuto il supporto della Commssione Europea e del Parlamento Europeo. Il presidente Rossi è stato il primo a fare il “check-in” e quindi ad aderire alla rete.