ALBINIA – Sono 150 le persone tutt’ora senza una casa a causa dell’alluvione del 12 novembre scorso. Di queste 42 hanno trovato ricovero presso alcune strutture alberghiere della zona e presso la curia, con Don Tito che li accolti presso i propri locali. È il sindaco di Orbetello Minica Paffetti a fare il punto sull’emergenza abitativa tutt’ora in corso ad Albinia. «Sono in corso le verifiche di agibilità strutturale sugli edifici e negli appartamenti di queste persone, in tutto 70 nuclei familiari, – continua il sindaco – anche se dai dati emersi fino a questo momento si tratterebbe, nella maggior parte dei casi, di un’inagibilità temporanea dovuta alla massiccia presenza d’acqua entrata nei locali durante l’evento alluvionale. In questi casi, infatti, si tratta di danni che rendono momentaneamente inagibili le case, quali ad esempio il ripristino dell’impiantistica o la de umidificazione.»
Le spese di ricovero per le persone che attualmente si trovano presso le strutture alberghiere, dove sono state alloggiate a partire dal primo giorno d’emergenza, sono coperte dalla legge di Protezione Civile regionale per un mese, rientrando di fatto nelle spese di soccorso. «Successivamente subentrerà il meccanismo cosiddetto di autonoma sistemazione alloggiativa, così come previsto dalla normativa regionale. In tal senso l’Amministrazione si sta muovendo per sensibilizzare le agenzie immobiliari e i proprietari degli immobili (con le prime l’incontro si terrà giovedì) – continua Paffetti – affinché vengano messi a disposizione alloggi a prezzo canoni agevolati, soprattutto nell’ottica che molte di queste persone avranno bisogno effettivo di alloggio soltanto per pochi mesi, il tempo di concludere quei lavori che possano rendere agibili e abitabili i locali.»
I nuclei familiari e le persone che prenderanno in affitto una abitazione potranno usufruire dei contributi che la Regione Toscana ha messo a disposizione per gli affitti.