di Daniele Reali
GROSSETO – Saranno circa 200 i professionisti impegnati sul campo per le verifiche e gli accertamenti dei danni causati dall’alluvione in Maremma (nella foto un gruppo di geometri a lavoro ad Albinia).
Grazie al protocollo d’intesa firmato tra la Provincia di Grosseto e gli ordini e i collegi professionali, sarà garantita l’attività volontaria dei tecnici a supporto della task force per la rilevazione dei danni nelle zone alluvionate.
A sottoscrivere l’accordo insieme al presidente Leonardo Marras, c’erano Giovanni Tombari, presidente dell’ordine degli Architetti, Massimo Detti, presidente dell’ordine dei dottori Agronomi e Forestali, Luciano Lotti, presidente dell’ordine degli Ingegneri, Danilo Moretti, dell’ordine dei dottori Commercialisti, Paola Borracelli, presidente del collegio dei Geometri, Claudio Capitani, vice presidente del collegio dei Periti Agrari.
I tecnici volontari entrano così a far parte ufficialmente della task foce, coordinata dalla Provincia in collaborazione con i Comuni, per la rilevazione dei danni nelle zone colpite dall’alluvione.
L’organico che si occupa di questa importante fase dell’emergenza si va così ad ampliare, assicurando tempi più brevi per i rilievi e le stime dei danni subiti dalle imprese agricole, industriali, commerciali, turistiche e dai privati. Ogni ordine e collegio professionale mette a disposizione le proprie conoscenze e la propria professionalità per dare un sostegno concreto, il fine è quello di far riprendere la vita normale alle famiglie e far ripartire sistema delle imprese dell’area colpita dall’alluvione.
Fino ad oggi sono state compiute già 300 verifiche, 80 soltanto nel comparto agricolo. Le procedure di segnalazione – spiegano dalla provincia – sono differenziate sia per quanto riguarda il settore, l’agricoltura per esempio viene gestita direttamente dalla provincia, sia per quanto riguarda i singoli privati e le famiglie. «Entro la prossima settimana – è stato spiegato durante l’incontro per la firma del protocollo – saranno completate le verifiche per l’abitato di Albinia». Ci sarà tempo invece fino al 18 dicembre per presentare le schede con l’indicazione dei danni. Dati che saranno poi inseriti in un database informatico per quantificare in euro i danni subiti. Un’attività che richiede uno sforzo in più da parte delle amministrazioni e che ha visto scendere in campo ordini e collegi professionali che in questa occasione, come anche in altre situazioni di emergenza, hanno offerto la loro disponibilità e le loro competenze.