FOLLONICA – “È l’Europa che ci chiede di non incenerire i rifiuti”. Il partito della Rifondazione comunista di Follonica ricorda come il “Ce lo chiede l’Europa” sia spesso stata la premesa per far accettare agli Italiani normative difficili da digerire come «la controriforma delle pensioni, il fiscal compact, il pareggio di bilancio in Costituzione, la precarizzazione del lavoro, l’austerità»
«Adesso – prosegue Rifondazione – vedremo se “Ce lo chiede l’Europa” vale anche per il dispositivo della Risoluzione del Parlamento Europeo sul tema “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” la quale, nella parte relativa alla trasformazione dell’economia, obbliga a tenere conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurli fino a raggiungere livelli prossimi allo zero, nonché a introdurre un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine del decennio (2020), l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili.»
«Vengono ancora una volta sostenute (stavolta dall’Unione Europea) – prosegue la nota – le nostre battaglie contro l’incenerimento dei rifiuti come sistema primario, attualmente utilizzato per lo smaltimento degli stessi: ci chiediamo come mai la Provincia di Grosseto, sempre così attenta alle disposizioni UE ed alle indicazioni del Governo, abbia dato ancora una volta parere positivo per il riattivamento dell’inceneritore di Scarlino. Dal 2021 non potremo più bruciare nessun tipo di rifiuto che sia minimamente compostabile e riciclabile. D’altra parte – conclude Rifondazione -, ce lo chiede l’Europa….»