di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Celebrata nella Cattedrale di San Lorenzo la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Nel duomo di Grosseto, per la santa messa, erano presenti tutte le autorità civili e militari della provincia, oltre ai rappresentati dell’associazione nazionale Carabinieri, gli ufficiali, i marescialli, brigadieri e gli appuntanti del Comando Provinciale con i loro familiari. Presenti anche i congiunti dei militari “Vittime del Dovere”.
Nelle parole di Don Franco Cencioni si è racchiuso il significato e l’importanza dell’Arma, punto di riferimento per la cittadinanza e apporto concreto al servizio della Patria. Inevitabile il riferimento ai dolorosi fatti di cronaca che hanno colpito la Maremma la scorsa settimana con la drammaticità dell’alluvione.
«Da sempre l’Arma dei Carabinieri, con la sua presenza nel territorio, è vicina alle esigenze dei cittadini. In ogni paese, dove c’è un campanile, ci sono anche i Carabinieri, là dove sorge una canonica, c’è anche una loro caserma. Sono punti di riferimento importanti. E’ difficile trovare, in qualsiasi altro Stato, un corpo militare che sia così vicino alla gente, che serva con umiltà il territorio, che riesca a creare un rapporto di fiducia e affetto con i cittadini».
Nella stessa ricorrenza sono stati celebrati il 71° anniversario dell’epica Battaglia di Culqualber, combattuta in Abissinia in cui all’Arma dei Carabinieri fu concessa la medaglia d’oro al valor militare e la giornata nazionale dell’orfano che simboleggia per i Carabinieri e per l’ONAOMAC (opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri), un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi.