VETULONIA – Oltre 100 i partecipanti alla tavola rotonda allestita a Vetulonia in occasione della conclusione della mostra-evento archeologica “Il modello inimitabile. Percorsi di civiltà fra Etruschi, Enotri e Dauni”, all’interno della sala-conferenze Sestinga. Tra i rappresentanti delle istituzioni sono intervenuti l’assessore alle politiche culturali Federico Mazzarello, l’assessore al turismo Pier Paolo Rotoloni, il consigliere al “Progetto Vetulonia” Walter Massetti e l’assessore provinciale al turismo Gianfranco Chelini.
Ad aprire l’incontro sono le parole dell’assessore Federico Mazzarello: «L’Amministrazione che rappresento intende sostenere tutte le attività e gli appuntamenti promossi dal Museo Civico Archeologico di Vetulonia, in particolare quelle che consentono di allargare gli orizzonti culturali oltre i nostri confini territoriali e provinciali intrecciando relazioni importanti con enti comunali e museali ed aree archeologiche di altre regioni al fine di diffondere la conoscenza e di valorizzare l’esistenza de nostro ricchissimo patrimonio storico, archeologico e culturale».
In merito ai progetti futuri che coinvolgeranno le nostre realtà territoriali è l’assessore provinciale Chelini a prendere la parola: «La Regione si sta impegnando attivamente per reperire fondi da investire nella cultura in particolare in ambito archeologico con uno o più progetti mirati in Toscana e nella nostra provincia che conta la presenza di ben due delle principali antiche città etrusche: Vetulonia e Roselle. Io in prima persona, mi adopero affinchè gli Enti territoriali preposti al potenziamento della cultura e del turismo del nostro territorio assumano il ruolo di capofila di siffatti progetti culturali di grande spessore, capaci di promuovere concretamente il patrimonio locale su scala nazionale ed internazionale».
E, in merito all’importanza scientifica della mostra, le riflessioni sono di Simona Rafanelli: «Ritengo opportuno porre in evidenza i risultati di alto valore scientifico scaturiti dalle riflessioni e dall’approfondimento dei contenuti della mostra. Questo particolare appuntamento ha reso possibile porre nuovamente l’attenzione nel quadro della complessa trama dei rapporti che fin dall’antichità si sono intrecciati fra la cultura etrusca e le altre etnie dell’Italia antica.
Considerata l’intenzione e la finalità di far sì che i risultati ottenuti mediante la mostra non si concludano con il termine di questo allestimento, ma gettino le basi per una prosecuzione sul suolo nazionale, ci aspettiamo nuove esposizioni presso le sedi dei musei e degli enti prestatori di Basilicata e di Toscana. Visto il carattere straordinario di un progetto scientifico condiviso dalle soprintendenze e dagli istituti della cultura e del turismo delle due regioni si intenderà dare quindi ad esso una dimensione internazionale. In tal modo – conclude Rafanelli -, la mostra-evento rappresenterà la prima tappa fondamentale di un più complesso ordito di relazioni di carattere culturale, archeologico e turistico che queste due realtà regionali sono in grado di esprimere nel presente e nel futuro».