ALBINIA – «E’ ufficialmente conclusa la fase dei salvataggi». Ad annunciarlo questo pomeriggio il prefetto Francesco Paolo Tronca, capo dipartimento dei Vigili del fuoco che oggi ad Albinia visitato i luoghi colpiti dall’alluvione e incontrato Ennio Aquilino, comandante provinciale dei vigili del fuoco e direttore dei soccorsi. Da questa mattina infatti è iniziata la seconda fase che ha come priorità quella di libera dall’acqua garage e scantinati nel centro abitato e in campagna grazie anche all’utilizzo di motopompe.
Emergenza sfollati – Sono 150 ad Albinia le persone sfollate che sono ospitate in parte presso amici e parenti e in parte in strutture ricettive del Comune di Orbetello. La notte scorsa una quarantina di persone era stata sistemata provvisoriamente su brande montate nel palazzetto dello sport. Ma stasera tutti hanno una sistemazione più confortevole o in casa di amici o in albergo.
Da oggi ha funzionato anche la cucina di una scuola elementare (chiusa) grazie al servizio assicurato dai volontari regionali. Sono stati preparati circa 200 pasti caldi per la popolazione, serviti nella tensostruttura della Regione che è stata usata anche per i terremotati di San Possidonio, nonché 100 pranzi al sacco per le squadre in azione dei Vigili del fuoco e dei volontari.
Blocco delle bollette – Acquedotto del Fiora ha bloccato l’invio delle bollette destinate ai cittadini delle zone interessate dall’emergenza e, per quanto riguarda quelle già partite, non saranno applicati gli interessi di mora. Inoltre, alla luce di quanto verificatosi l’azienda interverrà con un contributo finalizzato al sostegno di tutti coloro che sono stati interessati dall’alluvione.
Incontro a Firenze con il governatore – A Firenze intanto si è svolta la riunione tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e i rappresentanti delle categorie economiche – industria, artigianato, commercio, agricoltura – e dei sindacati. All’ordine del giorno dell’incontro il confronto sull’ alluvione che ha colpito la provincia di Massa-Carrara, la Maremma, la Val di Chiana, la Val d’Orcia, con danni minori anche nelle province di Arezzo, Lucca, Pistoia e Prato.
“Per affrontare la situazione – ha ripetuto Rossi, ottenendo disponibilità e sostegno dei presenti – è necessaria una legge speciale che garantisca un flusso certo di risorse, almeno 50 milioni all’anno per un decennio, e procedure efficienti per il grande lavoro che occorre fare”.
Rossi ha inoltre invitato le categorie economiche e i sindacati a contribuire alla valutazione dei danni subiti dall’apparato produttivo nelle aree colpite.
Domani, intanto, il presidente della Toscana sarà impegnato a Roma in un serie di incontri con il Governo per fare il punto sugli interventi necessari.