GROSSETO – È attesa tra le 9 e le 9,30 la piena del fiume Ombrone. In questa ore rimane elevata l’allerta su tutto il territorio, ma dopo le piogge incessanti di ieri sulla provincia di Grosseto è tornato il sole.
La situazione rimane comunque di emergenza e in queste ore si sta monitorando con attenzione il livello dell’Ombrone che continua a preoccupare anche se in modo minore rispetto a ieri sera quando si è temuto per una esondazione che sarebbe stato l’ennesimo dramma della giornata di ieri. Per tutta la notte è stato attivo il servizio di piena e di vigilanza a vista del fiume: impegnati gli uomini della protezione civile. Molte strade provinciali per il momento rimangono chiuse così come l’Aurelia nella zona sud. Ancora molto critica la situazione ad Albinia dove è entrato in azione anche il Savoia Cavalleria con i suoi militari.
Questa notte il presidente della provincia Leonardo Marras ha affidato al suo profilo Facebook un messaggio di speranza e vicinanza a chi è stato colpito dall’alluvione, agli amministratori, ai volontari, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine.
«Ci sono ancora molti casali scrive Marras – isolati, sia per le esondazioni, che hanno riguardato migliaia di ettari, che per le frane nelle zone collinari; Albinia, a lungo isolata, è la realtà più colpita in cui molti cittadini stanno passando una notte difficile ancora immersi in un lago sconfinato. A loro, ai vigili del fuoco, agli operatori sanitari, ai volontari di qui e a quelli che ci hanno raggiunto da altri luoghi, ai dipendenti pubblici ancora al pezzo e a tutti coloro che in qualche modo si sono resi utili in queste ore, vorrei dedicare il mio pensiero. Ai sindaci, che vivono momenti di tensione, un riconoscimento di grande valore: stiamo ancora dentro a un’emergenza che lascerà dietro di sé danni incalcolabili al patrimonio publico, alla nostra economia, alle strutture agricole, alle abitazioni, ai negozi, alle fabbriche».
«Ci sono state delle vittime e speriamo di non doverne contare di più. scrive ancora Marras – Ma se è stato possibile finora gestire il gestibile, lo dobbiamo alla capacità di informazione e contatto con le comunità dei Comuni che ieri hanno informato preventivamente tutti coloro che erano in condizione di rischio maggiore e alla attenzione che i cittadini hanno prestato a queste indicazioni. Ora non facciamoci prendere dall’allarmismo, né dall’eroismo: inutile andare in giro con le auto nelle zone maggiormante colpite».
«Prima di muoversi cercate di avere informazioni precise dagli organi competenti; non assumete iniziative che possono ancora essere molto pericolose. Non diffondiamo notizie che non sono vere; aiutateci, per favore, a informare correttamente il resto dei cittadini. Ci sono molte persone che sono ancora collegate in rete, ma ci sono moltissime altre persone che non possono accedere a internet o non sanno farlo. Hanno diritto di sapere e non è così facile raggiungerle tutte. Grazie per quello che potrete fare, abbiamo bisogno di tutti. Prima salviamo le persone, le famiglie, rimettiamo ognuno in casa sua e poi proveremo tutti insieme a rialzarci da questa botta tremenda».