ORBETELLO – Aste deserte, niente opere pubbliche. Così il gruppo consiliare Oltre il polo interviene sulla notizia che le aste per alienare parte del patrimonio comunale sarebbero andate deserte. «Il bilancio di previsione 2012 approvato dalla Giunta Paffetti soltanto a giugno prevedeva 4.862.559 euro di entrate da vendita di immobili di proprietà comunale – affermano i consiglieri Andrea Casamenti, Chiara Piccini e Roberto Berardi -; in quell’occasione il nostro gruppo consiliare Oltre il Polo, oltre a criticare la scarsa coerenza della giunta Paffetti che aveva sempre criticato le alienazioni di patrimonio comunale quando era all’opposizione, aveva fatto notare che quella cifra messa in bilancio sulle vendite era irrealistica in quanto in pochi mesi e con la crisi del settore sarebbe stato difficile arrivare a riscuotere tali somme; inoltre il gruppo Oltre il Polo criticò il fatto che le uniche poche opere pubbliche previste per il 2012 erano solo e soltanto finanziate con presunte vendite di patrimonio immobiliare comunale.»
«Facemmo notare al sindaco Monica Paffetti che se quelle vendite non si fossero realizzate non ci sarebbe stato alcun intervento in opere pubbliche e che quindi il loro libro dei sogni sarebbe rimasto tale – continua Oltre il polo -; si trattava di interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole del territorio comunale per una cifra di circa 2 milioni di euro che erano appunto tutti finanziati con entrate da vendita di patrimonio comunale; interventi che, come nella migliore tradizione della demagogia, furono molto pubblicizzati; oggi scopriamo che, come avevamo previsto, sono andati deserti i due bandi per la vendita dei terreni di Talamone e Albinia (totale entrata attesa 2 milioni e 300 mila euro); in questo modo gli interventi previsti per le scuole diventano carta straccia in quanto non vi è più alcun finanziamento; infatti la giunta Paffetti, come già suggeritogli in passato, non ha ancora compreso che per tali interventi potrebbe utilizzare i circa 9 milioni di tesoretto che gli abbiamo lasciato, tesoretto che ormai dopo tante titubanze è stato riconosciuto esistente dalla medesima giunta durante l’ultimo Consiglio Comunale. Ad oggi – concludono – di quei 4.862.559 euro previsti da alienazioni sono entrati poco meno di 300 mila euro.»