ROMA ā Nulla di fatto. Il giorno piĆ¹ atteso per conoscere il futuro della riforma sul riordino delle province si trasforma in una nuova attesa perchĆ© la Corte Costituzionale ha deciso di rinviare lāudienza nella quale si sarebbe dovuto discutere il ricorso proprio sul decreto del Governo.
La consulta avrebbe dovuto pronunciarsi sulla costituzionalitĆ della riforma e in particolare sullāarticolo 23 del decreto āSalva Italiaā che ha modificato funzioni e sistema elettorale delle province. La notizia era giĆ nellāaria anche nella giornata di ieri e oggi ĆØ arrivata la decisione ufficiale.
Secondo alcune indiscrezioni a motivare il rinvio della discussione dei ricorsi la pubblicazione del nuovo decreto che il govenro ha licenziato nellāultimo consiglio dei ministri mercoledƬ 31 ottobre. La Consulta quindi vorrĆ pronunciarsi quando il quadro della riforma sarĆ definitivo.
Il ricorso era stato presentato alla Corte Costituzionale da alcune regioni:Ā Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, Molise, Sardegna. Tra le norme che sono state impugnate quella che riguarda lāattribuzione alle province delle sole funzioni di indirizzo e quella che va a modificare il sistema elettorale introducendo un meccanismo di secondo livello: gli organi politici e amministrativi delle province infatti non sarebbero piĆ¹ scelti dai cittadini direttamente, ma sarebbero individuati dai sindaci e consiglieri dei comuni del territorio provinciale.
Ancora non ĆØ stata comunicata la data delle nuova convocazione.