di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Ancora un lunedì di quelli decisivi, ancora un lunedì di quelli interlocutori, ma con diverse nubi all’orizzonte. Ormai nella vicenda che interessa l’azienda manifatturiera grossetana, non ci sono più attese, o giorni risolutivi, solo tempi da prolungare. Non fa eccezione la chiusura, stabilita il 26 ottobre e destinata a rimanere tale almeno fino ad oggi, causa ristrutturazione. Quello che doveva essere il giorno della ripresa dell’attività lavorativa, diviene quindi un nulla di fatto, una data da rinviare momentaneamente fino a mercoledì 7 novembre, con cassa integrazione per tutti i dipendenti e consueta attesa degli eventi.
Eventi che sono già in programma a partire da domani, quando le Rsu aziendali, le rappresentanze sindacali territoriali e le istituzioni locali, si recheranno a Firenze. Alle 19:00 è in programma un incontro con l’assessore regionale Gianfranco Simoncini, per un tavolo che in precedenza è stato rinviato già per due volte. Un tentativo ulteriore di far luce sulla vicenda che interessa circa 225 lavoratori. Contemporaneamente, le lavoratrici dell’azienda si recheranno davanti a Palazzo Aldobrandeschi per un nuovo presidio con tanto di striscioni. La Provincia ha messo a disposizione la sala Pegaso per accogliere le dipendenti della Mabro che resteranno in attesa di novità significative provenienti da Firenze.
E’ invece fissata per mercoledì 7 novembre, alle 8, presso la sala mensa dell’azienda, la nuova assemblea dei lavoratori per fare il punto sulla situazione. Al vaglio le eventuali risposte da parte della proprietà in merito agli stipendi arretrati, il punto sui risvolti dell’incontro effettuato in Regione e le importanti decisioni che le dipendenti dovranno prendere sull’immediato futuro, ancora incerto dal punto di vista delle garanzie.