GROSSETO – Prosegue fino al 4 novembre la visita istituzionale del Sindaco Bonifazi nella città di Fuenlabrada (oltre 200mila abitanti) a sud ovest di Madrid, invitato dalla Fraternita di San Carlo Borromeo.
Dal 1996 la parrocchia San Juan Bautista è stata affidata ai missionari di questa Fraternità. Sei sacerdoti vivono insieme nella casa canonica, alcuni lavorano in parrocchia altri nella scuola. Due di loro sono grossetani: don Alessandro Camilli e don Santo Merlini. Una parrocchia viva e piena di iniziative di carità, a partire da esempio “Scholè”, aiuto allo studio per ragazzi dai dodici ai diciotto anni o “TalleresEncuentro”, corsi per casalinghe e pensionati (cucina, ballo di “sevillanas”, informatica, inglese, yoga, artigianato, teatro, pittura).
C’è poi l’esperienza della “Casa Sant’Antonio” che nasce dall’esigenza di far fronte a situazioni di estrema povertà. L’opera aiuta più di trenta famiglie fornendo loro generi di prima necessità attraverso una raccolta alimentare che viene effettuata ogni sabato. Tre appartamenti sono stati affittati e destinati all’accoglienza di donne con bambini, uomini e intere famiglie. Si tratta di persone rimaste sole, senza casa e senza lavoro, che dopo essere state aiutate nelle più immediate difficoltà economiche, vengono accompagnate nel reinserimento sociale; così si possono incontrare nella stessa casa spagnoli e marocchini, cristiani e musulmani, madri di famiglia e ragazze, ex alcolisti e ex tossicodipendenti. “Il sostegno principale offerto dai volontari – ha commentato il Sindaco Bonifazi – è apparentemente di natura economica, ma è sufficiente chiedere loro cosa li abbia spinti a intraprendere questo “lavoro” gratuito, per capire che c’è molto di più. La questione è la persona, la persona prima di tutto. Essa non può essere ridotta unicamente alla necessità del momento, per quanto questa possa essere grave”.
I volontari seguono da vicino gli indigenti e chi entra nella *Casa Sant’Antonio*, viene accolto in una compagnia che diventa famiglia, imparando a sua volta ad accogliere gli altri. Alcuni membri dell’Associazione San Guglielmo di Malavalle di Grosseto, nata per sostenere i sacerdoti della Fraternità San Carlo Borromeo e le loro opere missionarie, hanno accompagnato il sindaco nella cittadina spagnola.
La sera del 31 ottobre scorso ha avuto luogo un incontro con i volontari anche aperto al pubblico. “La curiosità di capire come due realtà così distanti geograficamente abbiano potuto conoscersi – ha proseguito Bonifazi – ha dato luogo ad un dibattito vivace e ricco di domande”.
Il 2 novembre la delegazione ha invece incontrato gli amministratori del Comune di Fuenlabrada: Carmen Bonilla Martinez, assessore ai servizi sociali e Javier Ayala Ortega, assessore all’urbanistica e alle attività economiche nonché Vicesindaco. Nell’incontro si è parlato delle politiche sociali ed economiche che si stanno affrontando da parte dei vari comuni in un momento di crisi come la attuale. Si è potuto riscontrare come le necessità sociali dei due paesi siano molto simili e di come siano andate aumentando.
Una particolarità di Fuenlabrada è rappresentata dal fenomeno dell’immigrazione, per questo motivo l’Associazione San Riccardo Pampuri ha favorito un ulteriore incontro della delegazione con il direttore generale dell’Assessorato della Regione di Madrid: Pablo Gomez Tavira. Nel corso di questo ulteriore incontro è emersa la particolarità del fenomeno dell’immigrazione nella regione, fenomeno che riguarda circa il 20% della popolazione residente nel territorio. Il forte inserimento che si avuto negli anni passati mostra, in questo momento di difficoltà economiche, elementi di criticità per l’integrazione. Elementi che, per molti immigrati, soprattutto latino-americani, hanno portato alla decisione di tornare al loro paese.