di Barbara Farnetani
ARCIDOSSO – Aveva proposto investimenti estremamente vantaggiosi, in una banca svizzera per cui faceva l’intermediario finanziario, soldi che avrebbero fruttato molto e in poco tempo. Una proposta vantaggiosa, tantopiù che proveniva da un amico di vecchia data, un caro amico, di cui era impossibile non fidarsi.
Nel giro di tre anni l’uomo, un pensionato di Arcidosso, aveva consegnato all’amico, 55 anni di Siena, la bellezza di 170 mila euro in più assegni, dal 2007 al 2010. Poi si era messo ad attendere che i suoi soldi, ricavato di una vita di risparmi, fruttassero quanto promesso. Senonchè, nella data fissata per la riscossione “l’amico” si era messo ad accampare varie scuse. Nulla di grave, la congiuntura economica internazionale era comunque particolare, e in fondo quello era un amico fidato. Poi però le scuse erano diventate davvero troppe. E il truffatore aveva cominciato prima a darsi malato (dicendo addirittura di essere ricoverato in ospedale) e poi si era reso irreperibile.
La vittima aveva deciso allora di contattare direttamente la banca svizzera che non solo aveva confermato quelli che ormai erano i dubbi dell’uomo, ossia che i documenti da lui firmati erano assolutamente falsi, ma anche che non conoscevano affatto il truffatore.
A questo punto il pensionato ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Arcidosso che hanno denunciato il soggetto per truffa. Al momento l’uomo è però irreperibile, potrebbe essere ovunque, anche all’estero. I carabinieri diretti dal capitano Antonio Turlà, stanno procedendo a tutti i riscontri del caso per riuscire a rintracciare il truffatore.