GROSSETO – Da alcuni mesi anche a Grosseto si sta intensificando il fenomeno legato all’imbrattamento degli arredi urbani. Chi deturpa con scritte e disegni non si limita ormai più solo ai muri delle zone periferiche cittadine, ma compie tali gesti anche nelle zone più centrali. Le scritte spray e le macchie di vernice compaiono da un giorno all’altro anche sui manifesti pubblicitari posti per altro presso arterie cittadine molto transitate. Se tale fenomeno viene considerato “la norma” durante i periodi elettorali, è invece nuovo per quanto riguarda le affissioni private.
Alcune imprese del settore della comunicazione hanno contattato la nostra Associazione di categoria per porre l’accento su questi deprecabili fatti che vanno a ledere il lavoro sempre più esiguo di chi si occupa di pubblicità. Molto spesso tali gesti vengono etichettati come delle “bravate”, ma in verità creano un danno non solo ad un settore, ma sopratutto alle imprese che, nonostante il forte periodo di crisi, decidono di investire in marketing e comunicazione.
Forse non tutti lo sanno ma talvolta un cartellone di grande formato di 6 metri per 3 può costare anche 700 euro per 14 giorni di affissione. Un budget che, in questo periodo drammatico per le aziende, certo non viene speso a caso dalle PMI della nostra città. Chi compie questi gesti lo fa mascherandosi talvolta come sedicenti gruppi politici o animalisti o solo per compiere a volte un gesto eclatante. Un gesto che alla resa dei conti è solo stupido e dannoso. Come associazione di categoria non possiamo che condannare in modo forte chi imbratta o strappa i manifesti, ma abbiamo il dovere anche di ricordare che tale gesto è punito dall’articolo 664 del Codice Penale.
Serve quindi una maggiore prevenzione da parte delle Autorità magari con l’installazione di una ulteriore illuminazione o impianti di videosorveglianza presso gli svincoli dotati di tali arredi urbani. Una misura che oltre che preservare i manifesti sarà utile per scoraggiare anche altre scorribande notturne da parte di chi vuole che la nostra Grosseto diventi sempre più simile ad una periferia di una grande città.