GROSSETO – Lunedì 29 Ottobre, si aprira’ Bologna in zona fiera, un importante congresso nazionale sul tema delle smart city, la “Smart city Exhibition 2012”. Nella presentazione della nostra associazione, una settimana fa, abbiamo inserito questo argomento come prioritario e la manifestazione bolognese, ci offre l’occasione per parlare di quella che è davvero una importante occasione di sviluppo per il nostro paese. C’è una parte dell’opinione pubblica però che è ancora convinta che le smart city siano solo un modo dispendioso per complicare la vita ai cittadini. Niente di più falso. Ovviamente se noi prendiamo in considerazione il breve periodo, possiamo notare come la creazione di servizi “smart” richieda un certo investimento, talvolta anche di notevole entità, ma nel lungo periodo si possono registrare dei vantaggi economici notevoli ed un altrettanto notevole aumento della qualità di vita della cittadinanza. Alla base però ci deve essere una pianificazione seria che miri ad obiettivi ben precisi.
Facciamo un esempio: poniamo che una città voglia diminuire le sue emissioni di co2 del 20 % entro il 2020, in linea con il progetto Europa 2020: per prima cosa città dovrà procurarsi delle fonti di energia a basse emissioni, quindi, oltre a investire in sorgenti rinnovabili, potrebbe essere installato un cogeneratore a biomasse o a metano in modo da avere una ulteriore produzione di energia elettrica e una fornitura pressoché continua di acqua calda da distribuire alla popolazione tramite un sistema di teleriscaldamento. Ci sarebbero poi molti modi fare ulteriori risparmi all’interno di questo piano di abbattimento di emissioni, pianificando ad esempio un sistema di efficientazione energetica degli edifici pubblici e privati, diminuire il traffico fornendo un servizi bike sharing. I sistemi di illuminazione pubblica avrebbero poi la possibilità di risparmiare energia elettrica, grazie all’inserimento di appositi sensori che li farebbero accendere solo quando ce ne sia realmente bisogno.
Questo piccolo esempio, esposto sinteticamente, fa capire quali siano le potenzialità economiche delle comunità intelligenti, senza contare che, se nella suddetta città si farà ricerca sulle applicazioni per le smart city, saranno attratti investimenti di aziende che operano in questo campo, favorendo così la formazione di cosiddetti cluster economici, che potrebbero far ripartire la crescita e l’occupazione . Non sorprende quindi che il governo abbia deciso di investire in maniera così significativa in questo campo e la manifestazione che terrà a Bologna e’ un ulteriore segno del crescente interesse che catalizza questo argomento nel nostro paese.
La nostra associazione, pur di piccole dimensioni, fa di questo argomento uno dei suoi assi portanti e spera che le Istituzioni Grossetane siano stimolate in tal senso , perchè uno sviluppo smart della città (e di una rete molto più ampia, come già accade in altri paesi) è probabilmente una delle chiavi di volta per un futuro che sia nel contempo dinamico e sostenibile.