SCARLINO – L’impianto del Casone tornerà a funzionare. La Provincia di Grosseto ha rilasciato l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) a Scarlino Energia. Ieri il via libera al provvedimento di Palazzo Aldobrandeschi che rappresentava l’ultimo step prima della riapertura e della ripartenza delle attività.
Conclusa l’istruttoria, la conferenza dei servizi ha verificato le condizioni tecniche per il riavvio dell’impianto e ha dato il nulla osta. Una decisione che consentirà la ripresa dell’attività produttiva e il reintegro al lavoro del personale dell’azienda che ero stato messo in cassa integrazione.
“Il rilascio della nuova Aia – commenta Patrizia Siveri (nella foto), assessore provinciale all’Ambiente – è il risultato di un percorso attivato dall’azienda, che per Legge ha la facoltà di chiedere una autorizzazione diversa da quella oggetto di un contenzioso in atto».
L’assesore ripercorre poi la vicenda a partire dalla precedente autorizzazione bocciata da Tar e Consiglio di Stato. «Il Tar ha bocciato la vecchia autorizzazione esclusivamente per le contraddizioni insite nel procedimento amministrativo. Infatti, se la valutazione di impatto ambientale del gennaio 2009 trattava di un cogeneratore, l’inchiesta pubblica e la successiva Aia autorizzavano un inceneritore con tutte le prescrizioni dovute per questo genere di impianti».
«Per ovviare ad una contraddizione formale e non sostanziale – aggiunge l’assessore – saremmo andati inevitabilmente incontro ad un appesantimento dell’iter procedimentale con tutte le possibili ricadute negative sul territorio, un lungo contenzioso con la società proponente, pesanti risvolti anche in termini di richiesta di danni nei confronti della Provincia, identificata non solo nella persona del Presidente e dei componenti della Giunta, ma anche dei Consiglieri provinciali. Ricordo, infatti, che la delibera di indirizzo politico che definiva il percorso per il rilascio dell’Aia, era stata votata all’unanimità dal Consiglio provinciale”.
Per quanto riguarda il dibattio politico la Siveri torna sulle parole di De Carolis. «Affermare che l’impianto ha creato danni alla salute è palesemente mistificatorio e può creare un allarmismo ingiustificato tra gli abitanti di Scarlino e Follonica. Da una lettura del rapporto epidemiologico della Asl 9, del settembre scorso, pubblicato sul sito della Provincia di Grosseto, nella Sezione Ambiente, Valutazione di Impatto Ambientale, emerge che i dati sulla morbosità e mortalità di Scarlino e Follonica sono in linea con quelli degli altri comuni della provincia».