GROSSETO – Italia Nostra, LAV, ACU, il Coordinamento dei Comitati e associazioni Ambientali chiedono le dimissioni del presidente della provincia Leonardo Marras e dei vertici di Asl e Arpat. Non si ferma la polemica in merito alla sentenza del Consiglio di Stato sull’Inceneritore di Scarlino. «Il Consiglio di Stato ha confermato il verdetto del TAR sull’illegittimità delle autorizzazioni concesse dalla provincia di Grosseto all’inceneritore – afferma il coordinamento dei comitati -; illegittimità che non sono solo formali, come ora qualcuno vuole farci credere per sminuire la propria responsabilità, bensì sostanziali, specie sul tema salute sul quale la Provincia viene accusata con parole dure e gravi di aver “rilasciato l’autorizzazione in assenza di tutti gli elementi necessari per escludere negative ricadute sulla salute umana e sull’ambiente”. È una accusa grave, pesante quella che il TAR rivolge ai responsabili amministrativi, non si può far finta di nulla. In un paese normale, con una normale gestione dell’ambiente, dei beni comuni e con il rispetto della legalità e della Costituzione, i responsabili di questi enti, provincia in primis, dovrebbero prendere atto della sentenza, scusarsi con i cittadini e dimettersi.»
«In data 17 ottobre il Consiglio di Stato con due sentenze conferma ciò che avevamo sostenuto – sottolineano i comitati -: l’autorizzazione all’inceneritore non andava concessa. Nonostante questa conferma, in data 18 ottobre, a sentenza ancora calda, la Provincia concede una nuova VIA/AIA, identica, nella sostanza, a quella bocciata. Niente è cambiato, l’impianto è lo stesso, l’inquinamento pure. La Provincia riconferma ciò che è stato appena bocciato dal supremo organo di giurisdizione amministrativa, preposto alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione. In un paese normale non sarebbe tollerabile che un presidente di Provincia, ricorra contro TAR con soldi pubblici per favorire un imprenditore privato, né che un’ARPAT si associ al ricorso. Noi del Coordinamento rassicuriamo i cittadini sul nostro impegno: non aspetteremo passivi l’ondata di nuovi tumori, morti e sofferenze. Sul tema degli inceneritori – concludono – la destra e la sinistra collaborano, ce lo ricorderemo alle prossime elezioni.»