É nata la Strada del contemporaneo e, con essa, la Balena, l’opera ambientale di recycle art dell’artista Rodolfo Lacquaniti realizzata con tondini di ferro, vecchie reti da pesca, vetri di fonderia, dischi di acciaio e di resina, montata su una base di tavole di legno usate ed incise a mano.
L’istallazione temporanea è la prima ad essere ospitata sulla Strada del contemporaneo, un tratto di strada provinciale dismesso che oggi rinasce come luogo destinato all’arte. Il progetto – voluto dalla provincia di Grosseto, in collaborazione col comune di Castiglione e con il contributo del Monte dei Pschi di Siena – nasce in una delle zone più suggestive della Maremma: lungo la via che da Grosseto conduce a Castiglione della Pescaia, tra il padule e la tenuta dell’Andana. Un grande spazio riconquistato, destinato ad ospitare e raccogliere sia la memoria che la creatività contemporanea, che avrà come sfondo un paesaggio naturale tra i più belli e meglio conservati dell’intera Toscana. La Strada rientra nel Mic, Maremma in contemporanea, il progetto della Provincia di Grosseto per valorizzare e mettere in rete l’offerta artistica sul territorio, ed è uno degli eventi della Città Visibile 2012. E’ il primo esempio, in Italia, di recupero artistico per una strada dismessa.
“Il fine del progetto non è soltanto quello di ridare vita a un tratto di strada abbandonato – spiega Cinzia Tacconi, assessore provinciale alla Cultura -. La Strada del contemporaneo è un nuovo tassello, importante e strategico, all’interno del Mic, sul quale la provincia intende investire. La nostra idea è quella di far diventare questo il luogo fisico per la realizzazione di una rete progettuale sparsa sul territorio: la Strada sarà il laboratorio in cui concretamente prenderanno forma le ispirazioni artistiche. Non vuole essere un altro giardino d’arte ma il luogo elettivo per la comunità di artisti dall’Italia e dal mondo”.
La Balena – che sarà esposta per due mesi – è lunga 20 metri per 3,5 di larghezza e alta fino a 6 nella parte terminale della coda.
“Per entrare dentro la balena bisognerà salire dei gradini sotto la maestosa coda – spiega l’artista Rodolfo Lacquaniti -. All’interno la prospettiva cambia: tutto appare filtrato, le maglie della rete segmentano lo spazio esterno. Si ha la sensazione di entrare dentro il grembo della Grande Madre. All’interno della balena si percepirà il respiro, il battito di tutti gli esseri viventi. Ecco perché in fondo troverà spazio una poltrona che inviterà alla sosta e al silenzio. Nel grembo inizia il viaggio di ritorno verso il pacchetto energetico che sin dalla nostra nascita ci è stato donato. Bisogna ripartire da lì da quell’energia che ci dà la forza della presenza. Esserci significa partecipare al progetto, essere coscienti della straordinaria occasione che stiamo vivendo”.
All’inaugurazione ha partecipato il critico d’arte Giuliano Serafini. Sono intervenuti, inoltre, Federico Mazzarello, assessore alla cultura del comune di Castiglione della Pescaia, Loriano Valentini, presidente Fondazione Grosseto Cultura, Mauro Papa, responsabile Cedav, Franco Bianchi, Monte dei Paschi di Siena, gli architetti Barbara Catalani, Marco Del Francia e Giovanni Tombari, coordinatori del progetto tecnico-artistico.
La storia ed il futuro del progetto
L’idea nasce intorno al 2009 dalla volontà del bio-architetto Rodolfo Lacquaniti di realizzare un percorso di arte ambientale lungo una delle arterie più suggestive del Comune di Castiglione della Pescaia. È infatti nell’ambito del progetto Viaggio di Ritorno come Giardino d’artista che Lacquaniti opera la sua ricerca di installazioni ambientali realizzate con materiali di riciclo.
Nello stesso anno gli architetti Barbara Catalani, Marco Del Francia e Giovanni Tombari presentano al Comune di Castiglione una proposta di progetto per la realizzazione del Centro di Documentazione per l’Architettura e l’Urbanistica Contemporanea con la volontà di raccogliere e valorizzare le testimonianze artistiche della creatività contemporanea locale e provinciale. Questo ambizioso progetto è stato fortemente condiviso dalla provincia di Grosseto che da tempo lavora per valorizzare le emergenze artistiche del territorio.
Le due idee sono così state raccolte pensando di generare un unico progetto organico che, partendo dal Giardino Viaggio di ritorno, si snodi per la campagna castiglionese attraverso la Strada del contemporaneo per concludersi con il Centro di documentazione che nascerà nel centro della città.
La Strada del contemporaneo aspira, così, a raccogliere sia la memoria che la creatività contemporanee: il territorio di Castiglione offre un campionario straordinario di esempi di architettura contemporanea – per buona parte censiti e catalogati dagli architetti Del Francia e Catalani con la supervisione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e al Paesaggio di Siena – originando nel 2011, con il contributo dell’architetto Giovanni Tombari, la prima guida all’architettura contemporanea della provincia di Grosseto.
Questo significativo patrimonio potrebbe garantire da solo la formazione di un moderno centro di documentazione che potrebbe, così, non solo custodire e approfondire la ricerca già avviata, ma soprattutto porsi come osservatorio del contemporaneo in senso più ampio, coinvolgendo nuove realtà artistiche e creative chiamate a confrontarsi in appuntamenti fissi, affinché si prosegua quella felice tradizione innovativa avviata in questo territorio proprio negli anni cinquanta.
La Strada del contemporaneo è il primo passo verso questo grande progetto, convogliando le forze, le esperienze e le idee di quelle figure impegnate nell’ambito della cultura dell’intera provincia.
Altre foto su: www.facebook.com/StradaDelContemporaneo