GROSSETO – «La nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che sarà formalmente rilasciata tra qualche giorno – dichiara il presidente della provincia Leonardo Marras (nella foto a destra) – è la conseguenza dell’iniziativa autonoma di Scarlino Energia, che a suo tempo ha avanzato una nuova richiesta nel rispetto della normativa vigente. Conclusa l’istruttoria, la conferenza dei servizi ha verificato le condizioni tecniche per il riavvio dell’impianto e ha dato il nulla osta. Questo consentirà la ripresa dell’attività produttiva e il reintegro al lavoro del personale dell’azienda senza che ci siano rischi ambientali e con nuove prescrizioni che riguardano il trattamento dei rifiuti liquidi.»
«Quanto alla sentenza del Consiglio di Stato – prosegue Marras -, essa ribadisce i contenuti di quella del Tar della Toscana e non rimane che prenderne atto, ma questo non inficia in alcun modo il diritto dell’azienda a esercitare la propria attività nel rispetto della legge e dei paletti stabiliti dalla nuova Aia. Fra l’altro il Consiglio di Stato ha compensato le spese legali. Il collegamento tra il dispositivo della sentenza e la nuova procedura che a breve porterà al formale rilascio dell’Aia è pertanto artificioso. Così come lo è la richiesta di dimissioni avanzata dal consigliere Ginanneschi De Carolis, il quale, lo ricordo, ha votato all’unanimità con tutto il Consiglio provinciale la delibera d’indirizzo politico che a suo tempo definiva il percorso che avrebbe poi portato al rilascio dell’Aia.»
«Rimane indubbiamente il rammarico per come i giudici hanno letto le vecchie prescrizioni aggiuntive all’Aia date dalla Provincia all’Azienda – afferma ancora il presidente della provincia -, che avevano solo l’intento di stabilire un monitoraggio a venire dei parametri per la tutela della salute umana. Così come c’è rammarico perché a questa vicenda che ha solo contenuti procedurali, si è voluto dare un significato diverso nonostante che tutti i valori delle emissioni a impianto funzionante dimostrassero che non esistevano rischi per la salute dei cittadini. Ora siamo in una fase diversa, con una nuova Aia. Se qualcuno riterrà di dover ricorrere ancora una volta è liberissimo di farlo. I tribunali amministrativi sono accessibili a chiunque».