di Daniele Reali
GROSSETO – L’occasione di tornare in Maremma e parlare dell’emergenze che è ancora presente all’isola del Giglio, il prefetto Franco Gabrielli l’ha avuto grazie all’edizione 2012 di Maydays, la manifestazione regionale della Protezione Civile della Toscana che è stata ospitata a Grosseto.
Questa mattina Gabrielli ha incontrato i volontari della Pubblica Assistenza Anpas e ha parlato anche della Concordia e dei ritardi che si stanno accumulando per la rimozione della nave. «Per come procedono i lavori – ha detto Gabrielli – siamo ottimisti, ma capisco le reazioni del sindaco. Credo faccia correttamente il suo mestiere, preoccuparsi per i suoi cittadini e per questa isola che ha dato tanto. L’unico vero modo per ringraziare i gigliesi è portargli via la nave quanto prima».
L’impresa è titanica e entrerà sicuramente nella storia. «Stiamo parlando – ha ribadito il prefetto – di un recupero eccezionale che non ha precedenti per complessità e per il luogo dove è successo. Dobbiamo prendere tutte le precauzioni per rendere meno impattante possibile la cosa. Nella conferenza dei servizi ho sollecitato risposte e sono arrivate, devo ringraziare il ministro Corrado Clini che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo per accelerare i tempi. C’è consonanza e coesione verso l’obiettivo finale: portare via la Concordia in sicurezza».
La presenza di Francesco Schettino in città è ancora fresca. L’incidente probatorio si è concluso soltanto ieri ed è per questo che i giornalisti hanno chiesto a Gabrielli anche un giudizio sull’ex comandante della Costa Crociere. «Ho fatto il poliziotto per venti anni – ha detto – poi mi hanno fatto prefetto e dal quel momento non mi occupo più di questioni giudiziarie. Ho imparato nei miei venti anni di attività che bisogna leggere le carte per esprimere giudizi compiuti. Il procuratore è l’unica persona titolata a dare giudizi, perché conosce le carte. Per il resto non mi interessano le note di colore».