GROSSETO – “L’acqua è un bene di tutti anche quella che viene prelevata dal sottosuolo con i pozzi – afferma Fernando Pianigiani, assessore provinciale alla difesa del suolo – Proprio per tutelare questo bene collettivo esiste una norma che ne regolamenta l’uso attraverso concessioni. Sul sistema di concessioni sta intervenendo la Provincia. E’ un lavoro di riordino complesso che, una volta ultimato, consentirà di avere una mappatura precisa dell’utenza.
Sono coinvolte in questa operazione centinaia di aziende e, proprio per questo motivo, abbiamo voluto sensibilizzare preventivamente tutti, inviando una lettera, alle associazioni professionali e di impresa perché condividessero l’informazione con i loro associati.”
“L’annuncio diramato sulla stampa da parte di un’associazione – continua Pianigiani- su invii di bollette pregresse relative al prelievo di acqua, appare in questo quadro allarmistico e, soprattutto, non rispondente alla realtà. Mentre è certamente reale la necessità che chiunque acquisisca un bene pubblico debba rispettare la Legge e pagare gli oneri di sua spettanza.”
La Provincia sta intensificando in questi giorni il lavoro per completare l’iter amministrativo relativo alle pratiche di concessione “preferenziale” (domande antecedenti al 1999), al fine di legalizzare l’uso sino ad oggi fatto del bene demaniale. Una volta completata la verifica il ruolo della Provincia sarà di richiedere agli interessati soltanto il canone demaniale dovuto, ai sensi del decreto 152 del 2006 e alla normativa in materia di acqua pubblica.