GAVORRANO – C’era anche Massimo Borghi a Firenze alla giornata conclusiva del progetto “Sentinelle della legalità”, l’iniziativa organizzata dalla Fondazione Caponnetto che ha coinvolto centinaia di studenti in tutta la Toscana.
E proprio dalla Fondazione è arrivato il riconoscimento per l’ex sindaco di Gavorrano. Un premio che Borghi (nella foto durante l’intervento a Firenze) ha ottenuto per il suo impegno contro la dipendenza da gioco d’azzardo. La Fondazione Caponnetto da anni impegnata contro le mafie è particolarmente interessata alle dinamiche legate alle cosidette slot machine e in generale al gioco d’azzardo: diversi i casi in cui la criminalità organizzata è interessata al giro d’affari derivante da lotterie e macchinette “mangiasoldi”.
Proprio a Gavorrano Borghi nel 2010 emise un’ordinanza difinita “anti-videopoker” che fu in seguito bocciata dal Tar della Toscana, e che scatenò i primi scricchiolii nella maggioranza che lo sosteneva fino poi alla fine anticipata della legislatura e al commissariamento del comune.
La premiazione si è svolta a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento dove sono stati premiati anche i rappresentanti del comune di Grosseto e della Provincia.
Borghi ha ricordato di come «la politica debba svolgere un ruolo fondamentale per combattere piaghe sociali come quelle della dipendenza dal gioco d’azzardo. Gli amministratori non possono assistere inermi al degrado delle famiglie provocato da questa schiavitù e tacere, ma combattere chi lucra sulle illusioni dei cittadini, riconoscendo la “ludopatia” come una vera e propria dipendenza».
«I ragazzi – ha aggiunto Borghi – devono capire che la politica non è lo spettacolo indecoroso a cui assistiamo in questa fase della vita politico-istituzionale del nostro paese, ma è impegno serio, quotidiano e concreto per le proprie idee, anche quando sono scomode per molti».
«Il mio è un appello forte – ha concluso – affinchè le associazioni culturali, proseguano con forza sulla strada già intrapresa da molti, che porti all’espulsione dai circoli culturali delle slot-machines, facendo in modo che i circoli tornino a essere luoghi di aggregazione, di cultura e di valori positivi».