FOLLONICA – Chiedono una risposta alle loro domande i rappresentanti del “Comitato del No all’inceneritore” che nel giugno scorso consegnarono al comune di Follonica una petizione con 2.123 firme.
Un documento che con il quale si chiedevano all’amministrazione una serie di chiarimenti in merito all’estensione del servizio di raccolta “porta a porta” dei rifiuti urbani.
«A distanza di quattro mesi – si legge in una nota del comitato – nessuna risposta è stata data se non l’assunzione da parte del sindaco della delega all’ambiente, togliendola ad un assessore che ha candidamente parlato “di progetti fatti e bocciati perché non prevedevano l’incenerimento”. Alle domande sul chi li ha bocciati, sul chi si è opposto, se ci siano state pressioni dall’alto o dall’esterno e a favore di chi, è calato un imbarazzato silenzio che la dice lunga sulle responsabilità politiche di tanti nostri amministratori locali e provinciali».
«Sono di qualche giorno fa le dichiarazioni degli assessori Tei e Sivieri sul fatto, da noi denunciato da mesi, che i cittadini di Follonica (come quelli di Grosseto) saranno costretti a pagare una multa del 20% per non aver raggiunto la percentuale stabilita. In un periodo di crisi come questo, dover pagare per l’inadempienza delle amministrazioni non è una bella notizia».
«Cari amministratori – concludono –, caro sindaco Baldi, il Comitato del No all’Inceneritore di Scarlino, che dell’Iniziativa per il Porta a Porta è stato parte integrante, conosce bene il contratto con UNIECO, le penali per i Comuni che, aumentando la raccolta differenziata, riducono il conferimento di rifiuti indifferenziati, da bruciare a Scarlino, ma noi abbiamo prodotto e presentato progetti alternativi, che danno più lavoro, riducono le tasse ai cittadini e, senza incenerire, consentono al privato Unieco di mantenere i profitti previsti con l’incenerimento.
Vi chiediamo perciò che sia data doverosa risposta alle istanze dei cittadini, ed un confronto pubblico su queste alternative, noi siamo pronti, ma, per favore, battete un colpo se ancora siete vivi».