ORBETELLO – Per l’economia del territorio provinciale, e in particolare di Orbetello, la pesca e la vendita dell’anguilla sono una risorsa importante. Ecco perché la Provincia di Grosseto ha organizzato un convegno, che si è tenuto sabato, in Laguna, dove si sono riuniti i massimi esperti a livello europeo della gestione ecosostenibile dell’anguilla, una specie a rischio di estinzione, oggetto di una particolare attenzione da parte dell’Unione europea.
Il convegno è stato un importante momento di confronto, in vista del progetto sperimentale di ripopolamento, che la Provincia di Grosseto renderà operativo a partire dal mese di novembre. Il progetto interessa prima di tutto, la Laguna di Orbetello, ma sarà a servizio di altri importanti siti della Toscana, essendo Grosseto e Pisa le uniche Province ad avere incubatoi pubblici adatti a questa specie ittica.
I dati dimostrano che la popolazione di anguilla, in Europa, è praticamente dimezzata. Una delle cause maggiori è la pesca illegale, soprattutto del novellame, che provoca un enorme danno ambientale ed economico. Basti pensare che un chilo di ceche rappresenta circa 4mila esemplari di anguilla.
Se la pesca dei piccoli è assolutamente vietata, l’Unione europea, dal 2007, ha previsto una serie di misure restrittive anche per la pesca delle anguille adulte, chiedendo ai Paesi membri l’adozione di Piani nazionali di gestione, che prevedano un attento monitoraggio, la riduzione dello sforzo di pesca e attività di semina per la ricostituzione dello stock europeo. L’Italia ha approvato il Piano nel 2011, e in Toscana è diventato attuativo dallo scorso giugno con l’adozione del Piano regionale che dà mandato alle Province di organizzare l’attività.
“La Provincia di Grosseto – spiega il presidente Leonardo Marras – si è subito attivata con un progetto sperimentale, che partirà a novembre e prevede il prelievo, da parte di pescatori autorizzati dall’Amministrazione provinciale, di uno stock di ceche dai nostri fiumi, che verranno cresciute nell’avanotteria pubblica, di Santa Liberata, di proprietà del Comune di Orbetello. Con l’amministrazione comunale verrà sottoscritto un apposito Protocollo d’intesa. Il novellame di anguille cresciuto nell’incubatoio di Santa Liberata, una volta raggiunto lo stadio di sviluppo successivo, quello di ragano, verrà utilizzato per ripopolare la Laguna di Orbetello, ma anche altri siti della Toscana, sotto indicazione di Arpat. Per noi, che iniziamo adesso questo percorso, le esperienze maturate nel resto d’Europa e illustrate dai massimi esperti nel corso del convegno che si è tenuto a Orbetello, rappresentano senza dubbio un fondamentale punto di riferimento.”
“Riteniamo che il settore della piscicoltura e della pesca – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Bonifica Grossetana Fabio Bellacchi – sia molto importante per il nostro territorio. Il Consorzio di Bonifica Grossetana mette in atto, negli ambiti di sua competenza, tutti gli accorgimenti necessari per tutelare la fauna ittica, come il recupero della scala di risalita di Ponte Tura, alla Steccaia, sul fiume Ombrone”.