di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un volantino cita a chiare lettere “meno casta, più lavoro”, un altro fa riferimento all’articolo 8 e al tanto discusso 18, con tanto di invito: “firma, è una giusta causa”. Il comitato unitario per i referendum è pronto a scendere in piazza. L’obiettivo dichiarato è quello di raccogliere le firme necessarie per riattivare i diritti dei lavoratori e cancellare i privilegi della casta politica. Associazioni e partiti condividono un traguardo comune, dato che il comitato per i referendum unisce varie rappresentanze e sigle, come Cobas, Alba, Verdi, Fiom, Idv, Cgil, Federazione della Sinistra, Comunisti Italiani, Sel, Forum Ambientalista, Tilt, Forum Cittadini del Mondo. L’unione in fin dei conti fa la forza, soprattutto se il cammino intrapreso mette insieme la possibilità di attivare 5 referendum e una proposta di legge su petizione popolare. «Ci auguriamo che non finisca qua – spiegano in ogni caso dal comitato -, siamo aperti a nuove collaborazioni con altri soggetti che condividano il nostro percorso». Sul tavolo ci sono proposte referendarie che riguardano il mondo del lavoro, come il ripristino dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e quello dei diritti del contratto nazionale di lavoro. A questi viene aggiunto il referendum sulla riforma delle pensioni. Per quanto riguarda la casta invece, sono due i passaggi significativi oggetto di firma: l’abrogazione del finanziamento ai partiti e quello della diaria dei parlamentari.
«La nostra non è solo una battaglia in difesa dei diritti – precisano i componenti del comitato -, ma abbiamo in serbo anche proposte di rilancio». L’esempio arriva dalla proposta di legge che si basa sul reddito minimo garantito, un provvedimento che è attuato nella gran parte dei paesi europei, ad eccezione di Grecia, Ungheria e, appunto, Italia. «E’ una proposta nuova – chiariscono gli esponenti del comitato unitario – che guarda al futuro e coinvolge soprattutto precari e giovani, il motore del nostro paese». In pratica con questa forma di sovvenzione verrebbero aiutati tutti quei cittadini che non raggiungono i 7000 euro di reddito annuale. La raccolta firme durerà 3 mesi e sarà attiva in tutta Italia, a Grosseto, già domani mattina, sarà presente una postazione lungo corso Carducci con orari dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.