SANTA FIORA – Esprime preoccupazione Sergio Bovicelli, del partito della Rifondazione comunista, per la situazione dei lavoratori del Gruppo Alimentare in Toscana. Lo fa in una lettera aperta inviata a Franco Ulivieri, Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Grossetano.
«Alcuni mesi fa – afferma Bovicelli – il nostro gruppo consiliare di Santa Fiora interrogò l’Amministrazione sulla situazione dello stabilimento del Gruppo Alimentare in Toscana, Gait, della Fornacina. A seguito di quell’interrogazione fummo ampiamente rassicurati, sia dall’Amministrazione, sia dalle Organizzazioni Sindacali perché il gruppo Grandi Salumifici Italiani era diventato nel frattempo proprietario anche del Gait. Nel maggio scorso ci fu detto che i Grandi Salumifici avrebbero investito a Santa Fiora dieci milioni per dare ossigeno ai lavoratori della Gait. Di fatto, ci fu l’assicurazione che i lavoratori dello stabilimento sarebbero stati rilevati da Grandi Salumifici Italiani e impiegati in quello delle Bagnore.»
«Dopo solo cinque mesi queste decisioni sono rimaste pressoché inattuate – prosegue Bovicelli -, infatti, lo stabilimento del Gait continua a usare cassa integrazione e ferie forzate per rallentare la produzione, quindi i periodi di chiusura si sono ripetuti come in precedenza. Non solo, ma l’assorbimento del personale del Gait da parte dello stabilimento delle Bagnore si è limitato a sole otto unità con scadenza contrattuale al prossimo dicembre; per le altre quaranta unità rimane l’incertezza occupazionale di sempre.»
Sergio Bovicelli conclude chiedendo ad Ulivieri una iniziativa politica che coinvolga tutti i soggetti interessati così da evitare «la desertificazione produttiva dell’Amiata»