ORBETELLO – «Non concordiamo con l’Amministrazione Comunale di Orbetello per quanto riguarda la scelta delle aliquote IMU da applicare agli immobili destinati alle attività artigianali e commerciali e sul metodo attuato per incontrare le categorie economiche».
Queste le parole dei presidenti delle tre associazioni di categoria di commercianti e artigiani sulle scelte che riguardano l’Imposta Municipale Propria nella città lagunare.
Stefano De Robert, Cristiano Vada, Enrico Tellini, rappresentanti di Confartigianato, Cna e Confesercenti rilanciano sull’importanza della concertazione con gli operatori del settore quando si tratta di decidere e di fare scelte che hanno ricadute importanti nei settori produttivi.
«Volendo ricostruire con esattezza le dinamiche che hanno portato alla decisione di individuare le aliquote dell’8,9 per mille per gli immobili destinati al commercio e all’artigianato – scrivono –, l’incontro è stato richiesto frettolosamente e in maniera irrituale, attraverso una comunicazione telefonica, avvenuta la sera precedente agli incontri che si sono tenuti venerdì 21 e sabato 22 settembre. In quel contesto sono state comunicate le intenzioni che l’Amministrazione Comunale aveva in merito alla proposta delle aliquote IMU, non solo per le abitazioni, ma anche per gli immobili artigianali e commerciali da introdurre nell’imminente assesto di bilancio Comunale».
«Tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria presenti nei separati incontri, hanno espresso in tali sedi una serie di obiezioni e suggerimenti legati alle difficoltà che stanno attraversando le imprese che operano nel Comune di Orbetello, peraltro al pari di altri comuni nel nostro territorio, per il fatto che le stesse svolgono attività prevalentemente stagionali e per il fatto che dicembre rappresenta per gran parte delle attività della zona, un periodo con minori entrate economiche o, addirittura, di chiusura delle stesse».
«Pertanto pur avendo apprezzato, non solo, la volontà da parte dell’Amministrazione comunale di mettere a conoscenza le Associazioni di categoria delle difficoltà e delle decisioni da mettere in atto, ma anche di non aver applicato come in altri comuni costieri della nostra Provincia la tassa di soggiorno, riteniamo sia utile una maggiore formalizzazione degli incontri al fine di evitare malintesi e fraintendimenti specialmente quando si affrontano argomenti così delicati come l’imposizione fiscale. E’ necessario,, infatti, creare un percorso reale di concertazione che possa tenere conto da una parte, della reale difficoltà che gli enti locali stanno incontrando nello svolgere le loro funzioni ma dall’altra, della consapevolezza che se il tessuto produttivo non viene salvaguardato anche con scelte coraggiose da parte dell’Amministrazione Comunale, difficilmente un territorio potrà superare un momento di estrema difficoltà come quello attuale, non potendo così garantire la coesione sociale e insieme il mantenimento del tessuto produttivo».